ALBA “Fare gli Italiani o essere italiani?” è il quesito dell’incontro dal titolo Forme dell’identità proposto martedì 25 ottobre alle 19 all’associazione culturale Asso di Coppe, in via Gioberti, 7. A indagare il tema sarà Francesco Bennardo, insegnante di Storia e Filosofia e dottorando di ricerca all’Università de la Rioja (Spagna). Un appuntamento con la storia per capire l’identità nazionale nei pensieri delle classi dirigenti.
«L’obbiettivo è svelare quali sono state le tecniche utilizzate da politici e intellettuali del periodo Risorgimentale per cementare il popolo italiano in una profonda identità nazionale» spiega Bennardo. Durante la serata verrà commentato il saggio The Italians, pubblicato nel 1964 dal giornalista e politico liberale Luigi Barzini, per capire quali sono, secondo l’autore, i dieci caratteri fondamentali degli italiani. «Dopo una rapida esposizione del modo in cui la popolazione italiana si rapportò alle culture dominanti in epoca medievale e moderna, capiremo perché il discorso sull’unità nazionale, e quindi anche quello sull’identità, non cominci prima del 1796 e non si diffonda prima del Romanticismo».
Bennardo analizzerà anche le “figure profonde”, ossia i simboli allegorici utilizzati dalle classi dirigenti per raggiungere lo scopo di “creare” l’identità nazionale. «Le “figure profonde”, così chiamate dallo storico Alberto Mario Banti, da me individuate sono quattro, inerenti ai concetti di famiglia, sacralità, gerarchia e Storia e saranno affrontate in tutte le loro declinazioni, con esempi specifici».
Francesco Bennardo ha pubblicato due raccolte di poesie Invettive apotropaiche (2015) e Colpi di Grazia (2017), e due saggi: Storia della massoneria siciliana nel XIX secolo (2016) e Il diavolo e l’artista (2019). Al termine dell’incontro seguirà rinfresco.
Giorgia De Carolis
