ALBA A distanza di cinque mesi dai primi contatti, i 60 dipendenti del centro commerciale Alba center di corso Asti attendono ancora di incontrare il primo cittadino Carlo Bo. Gli addetti avevano firmato, a luglio, una petizione per chiedere all’azienda la riduzione degli orari lavorativi, durante le principali festività a calendario: il documento era stato inviato anche al sindaco di Alba, che si era detto disponibile a un incontro, in breve tempo, con una rappresentanza dei dipendenti.
Il delegato sindacale Fabio Bove, della sigla Uil divisione turismo e commercio, aveva seguito la vicenda dagli esordi: «Ci sono stati alcuni scambi di mail e messaggi su Whatsapp ma attendo ancora, dal primo cittadino, proposte di date per un incontro» spiega. Nel frattempo la vertenza è andata avanti: i dipendenti chiedevano di poter trascorrere a casa almeno sette delle tredici ricorrenze festive a calendario, proposta che ha «incassato il rifiuto fa parte dell’azienda: la proprietà di Alba center si attiene alla norma nazionale sulla liberalizzazione degli orari (entrata in vigore nel 2012). Sarebbe importante, per i lavoratori, avere almeno le attenzioni delle istituzioni locali», aggiunge Bove. Secondo il delegato potrebbe essere un primo passo per «riavviare il dibattito sulla legge, portando, con l’aiuto degli enti locali la questione nelle sedi ove è possibile discuterne».
Alla petizione – animata dall’intento di armonizzare eventuali chiusure festive di tutte le attività presenti – avevano aderito un quarto dei circa 200 dipendenti del polo che conta, oltre al supermercato decine di negozi nelle gallerie del centro commerciale: tramontata l’opzione di una trattativa con la direzione, i lavoratori, «sperano ancora di venir ricevuti in Municipio. Se al sindaco questa nostra richiesta crea imbarazzo lo dica chiaramente, non continui a rimandare, deludendo le loro aspettative».
Davide Gallesio
