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Il Consiglio comunale cambia ancora: si dimette Gionni Marengo

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Gionni Marengo

ALBA La maggioranza Bo perde un altro elemento: Gionni Marengo, giovedì scorso, ha presentato ufficialmente le sue dimissioni dal ruolo di consigliere comunale. Era entrato in Consiglio nel 2014, prima tra i banchi dell’opposizione, per poi passare dall’altro lato della sala da maggio 2019, con l’insediamento della nuova Giunta. Ultimamente poco presente alla vita comunale, faceva parte del gruppo Alba domani, lista civica nata per sostenere la candidatura di Carlo Bo e che si rivelò alle elezioni piuttosto importante in termini di voti. In Consiglio, il sodalizio continuerà a essere rappresentato da Daniele Sobrero, Mario Fugaro, Clelia Vezza e Alessandro Giannotto, che subentrerà al posto di Marengo, in quanto posizionato subito dopo nella medesima lista, come voti ricevuti tre anni fa.

A spiegare i motivi delle dimissioni, è lo stesso Marengo, che di professione è avvocato: «In primo luogo, per motivi personali e in particolare lavorativi, da tempo non riesco più a esercitare il ruolo di consigliere comunale con l’attenzione e la dedizione che ritengo fondamentali. In secondo luogo, ho maturato la certezza di non volermi ricandidare alle elezioni del 2024: alla luce di ciò, penso sia giusto lasciare spazio a un’altra persona, che in questo modo potrà sperimentare la vita politica cittadina, pensando alle sfide future». L’ex consigliere pone così fine a una lunga esperienza nella macchina comunale, iniziata in realtà nel 2004, quando si candidò per la prima volta per il centro-destra. Non entrò in Consiglio, ma diventò presidente della casa di riposo Ottolenghi, dal 2005 al 2009. In seguito, da febbraio 2020 a marzo 2021, venne scelto dal sindaco Bo come presidente di Apro. Fu lo stesso Marengo a dimettersi, in seguito alla questione sulla presunta illegittimità della sua nomina sollevata dall’opposizione, per poi essere smentita dall’Anac (Autorità nazionale anticorruzione), che ritenne le accuse infondate.

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La consigliera comunale di Noi per Alba, Ylenia Cane

Marengo è stato anche al centro di una delle parentesi più concitate della maggioranza, che nell’estate 2021 rivelò le sue spaccature interne: dapprima nominato presidente della quarta commissione,  dopo il rimpasto dovette cedere il posto a Olinto Magara, sostenuto da altri colleghi di banco. «Alla base delle mie dimissioni, non ci sono attriti. Al massimo, avrei potuto lasciare più di un anno, se fosse questa la motivazione», dice oggi Marengo. «Forse, se devo trovare una motivazione politica, è un po’ venuto meno l’entusiasmo degli inizi: all’opposizione i consiglieri sono molto attivi e hanno modo di essere incisivi, mentre alla maggioranza si è più defilati rispetto agli assessori, a meno che non si abbiano deleghe particolari».

Dal canto suo, Bo ha ringraziato l’ex consigliere per l’operato di questi anni: «Dopo le elezioni del 2014, ho avuto modo di apprezzarne le qualità: è sempre intervenuto in modo preciso e puntuale, a dimostrazione di una grande attenzione e di un legame profondo con la città», ha detto. Marengo non è certo il primo a lasciare la maggioranza: poco più di sei mesi fa, a rassegnare le dimissioni è stato l’ex assessore alla sicurezza e ambiente Marco Marcarino, che ha ceduto il posto al giovane consigliere Lorenzo Barbero, anche lui seduto in consiglio tra le fila della Lega. Al posto di Barbero, in Consiglio è arrivata Cristina Casetta. Il primo a dimettersi è stato in realtà il consigliere Gabriele Mutti, anche lui leghista, a pochi mesi dalle elezioni.

Al suo posto, è entrata Ylenia Cane, che in seguito ha lasciato il partito di Matteo Salvini insieme alla collega Maria L’Episcopo, per fondare il gruppo Noi per Alba, sempre a sostegno di Carlo Bo. Se altre dinamiche e rimpasti hanno ruotato attorno alla figura dell’attuale vicensindaca Carlotta Boffa, senza dimenticare le dimissioni di Nadia Gomba da ruolo di delegata ai quartieri e il trasferimento dell’incarico all’assessore Massimo Reggio, anche l’opposizione arriva alle porte del 2023 con all’attivo tre dimissioni: la prima è stata Ester Marello, che ha permesso il ritorno dell’ex assessore al Bilancio Luigi Garassino, ma a dimettersi è stato anche il candidato sindaco Olindo Cervella, che ha lasciato il posto a William Revello. In entrambi i casi, le motivazioni sono state di carattere personale, così come le recenti dimissioni di Rosanna Martini, a cui è seguito l’ingresso di Davide Tibaldi.

 

Francesca Pinaffo

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