Il fondo Fenoglio in digitale, nuovo strumento di studio

Il fondo Fenoglio in digitale, nuovo strumento di studio
I lavori di digitalizzazione del fondo Fenoglio

ALBA Margherita Fenoglio, Bianca Roagna e Riccardo Corino con Daniele Cerrato venerdì 3 febbraio, alle 18 a palazzo Banca d’Alba in via Cavour, presenteranno la digitalizzazione del Fondo Fenoglio, portata a termine da Promemoria group su commissione del centro studi intitolato allo scrittore. I 21 fascicoli contengono dattiloscritti e manoscritti, tra questi undici quaderni – il numero 7 è il Diarioai quali si aggiungono altri originali, come La voce nella tempesta, riduzione per il teatro da Cime tempestose di Emily Brontë che Fenoglio regalò all’amico Ugo Cerrato, ora custodita dal figlio Daniele. Una raccolta di materiali letterari ampia, che va preservata. Fenoglio scrisse su carte di tipo molto diverso – per formato e qualità – dagli standard attuali e l’inchiostro dei nastri delle macchine per scrivere, soprattutto se blu o rosso, tende a svanire, processo che l’esposizione alla luce accelera.

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Bianca Roagna, direttrice del Centro studi Beppe Fenoglio

Per Bianca Roagna, direttrice del centro studi, l’aver portato in digitale gli scritti di Fenoglio «è una delle azioni più importanti per agevolare i prossimi passi degli studi sull’opera dello scrittore albese. Permetterà di lavorare sulle carte con una libertà fino a ora impensabile per esigenze di tutela, oltre che di esaminare stesure complete e bozze, ma anche biglietti, annotazioni e correzioni vergate a mano, con le possibilità attuali di ingrandimento ed esame delle immagini. Rimane ancora molto da approfondire sull’opera di Fenoglio, scrittore universale, e questo strumento sarà fondamentale».

Il progetto è stato avviato nel corso dell’incontro al centro studi del 10 giugno nell’ambito della Notte degli archivi. In quell’occasione è stato mostrato il processo di acquisizione digitale delle pagine del Diario. L’attività è proseguita nei laboratori di Promemoria a Torino con l’utilizzo di apparecchiature adeguate al tipo di documenti, tra scanner piano e set fotografici. L’intero fondo è stato riprodotto con immagini ad altissima definizione (in diversi formati, dal Tiff al Pdf fino al Jpeg), alcune delle quali utilizzate per la mostra “Canto le armi e l’uomo” in fondazione Ferrero.

I documenti digitalizzati sono stati poi inseriti sulla piattaforma Web Archiui dedicata all’Archivio Fenoglio. È attraverso questa via che sarà possibile consultare il patrimonio a disposizione. L’accesso dovrà essere richiesto al centro studi: «Sarà necessaria una supervisione accademica alla consultazione. Oltre agli studiosi, un numero sempre maggiore di studenti universitari di ogni parte d’Italia ci contatta per la stesura di tesi di laurea dedicate a Fenoglio», spiega Bianca Roagna.

I quaderni e i fascicoli del fondo sono stati dotati di custodie e protezioni adeguate a migliorare le condizioni di conservazione delle carte. Tutte le operazioni sono state documentate in un breve documentario, curato sempre da Promemoria, che contiene interviste a Margherita Fenoglio, Daniele Cerrato, Riccardo Corino e Tino Cornaglia sulla genesi e lo sviluppo del progetto. Cornaglia, presidente di Banca d’Alba, che del progetto è stata sostenitrice dal punto di vista finanziario, dichiara: «Nell’anno dedicato a Beppe Fenoglio era necessario non solo contribuire ai festeggiamenti ma, come banca cooperativa del territorio, abbiamo sentito l‘esigenza di dare un impulso allo studio dello scrittore».  

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Paolo Rastelli

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