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Pollenzo, inaugurata l’installazione artistica di Otobong Nkanga (FOTOGALLERY)

Pollenzo, inaugurata l'installazione artistica di Otobong Nkanga (FOTOGALLERY)
© Lavezzo studios

POLLENZO Ieri, martedì 24 gennaio, in piazza Vittorio Emanuele II è stata inaugurata l’installazione ambientale dell’artista nigeriana Otobong Nkanga intitolata Of grounds, guts and stones / Sulle terre, le trippe e le pietre: un’opera scultorea formata da una serie di sedute in marmo, tubi in metallo e fioriere che ospitano piante aromatiche locali e stagionali. L’installazione è nata grazie al supporto scientifico dell’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo e di Slow food e la curatela di Carolyn Christov-Bakargiev.

Si è trattato del quarto e ultimo appuntamento di A cielo aperto, il progetto di arte pubblica promosso dalla fondazione Crc per celebrare il suo 30° compleanno e realizzato in collaborazione con il museo d’arte contemporanea del castello di Rivoli. Questa inaugurazione ha seguito le installazioni delle opere A song a part di Susan Philipsz a Mondovì, Il terzo Paradiso dei talenti di Michelangelo Pistoletto a Cuneo e The presence of absence pavilion di Olafur Eliasson al castello di Grinzane Cavour, susseguitesi nel corso del 2022.

Nell’ambito del progetto Famiglie al museo, sabato 28 e domenica 29 gennaio il museo civico di Palazzo Traversa a Bra, in collaborazione con l’associazione culturale Arte Midì, propone i laboratori Trame e legami: fili che uniscono, dedicati ai bambini dai 6 ai 12 anni, sabato e domenica dalle 15 alle 18, e a quelli dai 10 ai 14 anni, solo domenica dalle 10 alle 12.30. Per informazioni e prenotazioni scrivere all’indirizzo e-mail traversa@comune.bra.cn.it o chiamare il numero 0172-42.38.80.

«Con l’inaugurazione della quarta e ultima tappa del progetto A cielo aperto, che la fondazione ha promosso per celebrare i 30 anni di attività, si conclude un’iniziativa culturale unica, che ha lasciato un segno tangibile e di grande valore sul territorio provinciale, grazie al posizionamento delle opere di quattro artisti particolarmente significativi della scena internazionale», ha dichiarato Ezio Raviola, presidente della fondazione Crc.

«Le enormi sfide che caratterizzano l’epoca che stiamo vivendo», afferma Edward Mukiibi, presidente di Slow food, «toccano ogni singola entità vivente sul Pianeta, umani e non umani ugualmente, e chiamano a una azione di collaborazione. Anche l’arte contemporanea è chiamata a fare la sua parte, mettendo a disposizione la straordinaria capacità degli artisti come Otobong Nkanga di leggere i tempi che viviamo, immaginare il futuro e trasformare pensieri e visioni in forme espressive di forte impatto. La rigenerazione di cui parla Slow Food trova una grande spinta nell’opera degli artisti contemporanei e gli artisti camminano a fianco delle comunità di Terra Madre».

 

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