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Nasce a Torino la Scuola di Noir “Distretto 011”: dal 2 ottobre al via le lezioni

Diretta dagli scrittori Massimo Tallone e Giorgio Ballario e realizzata in collaborazione con le Edizioni del Capricorno

Nasce a Torino la Scuola di Noir “Distretto 011”: dal 2 ottobre al via le lezioni

CULTURA È possibile per un lettore appassionato di noir diventare scrittore di uno dei generi più amati della narrativa nazionale e internazionale? Come si può immaginare una trama, delineare i personaggi, scrivere un incipit efficace, dosare la suspense e acquisire tutti gli altri accorgimenti indispensabili per scrivere un solido e credibile racconto noir? “Distretto 011” è la Scuola di Noir di Torino, diretta dagli scrittori Massimo Tallone e Giorgio Ballario e realizzata in collaborazione con le Edizioni del Capricorno.

Le lezioni prenderanno il via sabato 2 ottobre e si svolgeranno presso la sede di Edizioni del Capricorno (via Borgone, 57, Torino).

Sono previste 17 lezioni, sempre al lunedì, dalle 18,30 alle 21,30. Gli incontri con i docenti ospiti, invece, si terranno il sabato, in date da definirsi.

Il corso sarà in presenza, ma fruibile anche online via Zoom (le lezioni si potranno seguire in diretta oppure registrate).

Il costo del corso è di 900 euro.

Info: Via Borgone, 57, 10139 Torino – Tel. 011 385.36.56

Info: www.edizionidelcapricorno.it/scuola-di-noir/

“Distretto 011”, un nome che è un po’ citazione letteraria (McBain) e un po’ riferimento territoriale (il prefisso di Torino), si rivolge agli aspiranti scrittori, agli esordienti come a tutti gli appassionati di letteratura noir.

Nasce a Torino la Scuola di Noir “Distretto 011”: dal 2 ottobre al via le lezioni 1
Giorgio Ballario

Spiega Giorgio Ballario: «Perché una scuola di noir? Intanto, perché a Torino non esisteva una vera e propria scuola, e poche sono quelle attive in Italia. Distretto 011 nasce da quella che è l’esperienza ormai consolidata della collana ‘Piemonte in Noir’, pubblicata da Edizioni del Capricorno dal 2017. La scrittura di un noir richiede la conoscenza di una serie di tecniche e di regole. Immaginare una trama, delineare i personaggi, scrivere un incipit efficace, dosare la suspense. Una delle prime cose che deve fare l’aspirante scrittore è mettersi nei panni dell’investigatore o del criminale, quindi imparare a vedere il mondo secondo una particolare ottica. Bisogna saper guardare oltre, saper pensare male e abituarsi al fatto che ogni verità è solo una versione. Per questo una scuola di noir è utile anche nella nostra quotidianità, perché aiuta a diventare un po’ più disincantati e un po’ più consapevoli».

Nasce a Torino la Scuola di Noir “Distretto 011”: dal 2 ottobre al via le lezioni 2
Massimo Tallone

Aggiunge Massimo Tallone: «Questa scuola sarà come una palestra, l’equivalente di un vivaio calcistico. Le case editrici ricevono centinaia di manoscritti, di cui molti privi dei fondamentali. Uno scrittore deve saper mettere in campo il suo talento, ma prima occorre imparare l’ABC. Serve la didattica, ovvero padroneggiare le tecniche di scrittura, a partire dal soggetto e dal plot, che dovranno essere sviluppati via via nel progetto, nella traccia, nella trama, nell’ambientazione, nella stesura e nella revisione. Bisogna maneggiare quegli attrezzi e quelle astuzie che consentono di scrivere un romanzo solido, coerente, con la giusta tensione. Ma attenzione: per frequentare il Distretto 011 non necessariamente si devono avere velleità letterarie: frequentando la scuola, l’appassionato può entrare nel backstage del noir, capire ciò che è nascosto dietro la scrittura e accedere a più livelli di lettura. Il noir è una sorta di antologia del male, una mappa delle forme del male. Chi scrive noir deve “dialogare” con il male in tutte le sue declinazioni, sociali e psicologiche. Questa operazione di scavo risulta molto utile anche nella nostra quotidianità, ci aiuta a diventare più consapevoli. La scrittura è fondamentale per fare chiarezza con noi stessi e per acquisire una maggiore lucidità. Dopo Simenon e Chandler il noir non è più un genere, ma è letteratura. Distretto 011 vuole produrre non oggetti di genere, ma oggetti narrativi, non mero intrattenimento ma nutrimento».

 

DISTRETTO 011: PROGRAMMA E DOCENTI

Il progetto, il programma, la direzione e l’organizzazione didattica della scuola “Distretto 011” sono affidati a “Distretto 011”, la Scuola di Noir di Torino, che si avvarranno per tematiche specifiche dell’apporto di Maurizio Blini e di Roberto Marro.

Il corso si articola in 13 incontri settimanali di tre ore l’uno e sono previste 4 «lezioni extra» affidate a docenti ospiti. Saranno fornite dispense tematiche e una sintesi dei temi trattati a ogni incontro. Ciascun partecipante porterà a termine la stesura di un racconto noir o giallo che sarà valutato dal comitato editoriale al termine dell’iter formativo.

Alla scuola possono partecipare aspiranti scrittori, coloro che hanno già pubblicato o semplici appassionati del genere e lettori curiosi di conoscere più da vicino le tecniche di scrittura.

Durante il corso verranno trattati i seguenti temi: Tipologie di detective e tipologie di crimini; La seduzione emotiva del crimine; La storia del genere letterario e delle successive evoluzioni; Giallo e noir: convergenze e divergenze; Genere e sottogeneri: giallo delle origini, giallo deduttivo, il poliziesco, noir, hard boiled, thriller, legal thriller, spy-story; Il setting di chi scrive: luogo, orario, riti, i classici punteggiati di post-it, i decaloghi, uscire dal blocco, gli appunti: I lavori preparatori: l’idea, gli stimoli, la struttura, i personaggi; Letteratura e legalità: da Antigone a Maigret; Il noir e la percezione della legalità; I lavori preparatori: il crimine, l’azione, il punto di vista; Le fasi del progetto: le mappe narrative, la traccia, gli ingredienti, la suspense; Tecniche: indizi, descrizioni, dialoghi, digressioni, scene di raccordo e scene madri; Crimine e colpa tra l’autore e il personaggio; Il male: origini e natura; La narrazione: punto di rottura ed esplosione del conflitto; Tecniche: movente, motivazione, occasione, colpi di scena; Tecniche: la dotazione dei personaggi, che cosa fa l’autore e che cosa fa il lettore, la suddivisione dell’opera, nascondere e occultare, i dettagli; Il montaggio; Lo «scavo»; Tecniche: dove e come scrivere, dialoghi, ritmo, suddivisione in scene, l’esigenza di precisione; Tecniche: geometrie intertestuali, rimandi, elementi sensoriali, complessità dei personaggi, scomposizione delle scene; Precisione scientifica: armi e anatomia; La narrazione e il dialogo; Le forme della menzogna; Tecniche: cambiare rotta all’improvviso, la scomparsa dell’autore, la verosimiglianza, l’assenza di spiegazioni; Tecniche: la posizione del narratore, la profondità psicologica, la lingua, il tono e lo stile, i vari tipi di finale; Tecniche: riletture, sedimentazione del testo, editing, veste grafica, la presentazione del testo; Tecniche: plausibilità editoriale, invio del testo, mail di accompagnamento, sinossi, contatti, l’attesa, il contratto.

 

I DOCENTI

Massimo Tallone, scrittore e docente di scrittura creativa, ha pubblicato saggi e romanzi noir come Non mi toccare, Il fantasma di piazza Statuto, Il cesto di ciliegie, La tentazione di uccidere, La ragazza del Bristol e la serie di Lola, investigatrice per caso.

Giorgio Ballario è giornalista e scrittore, ma soprattutto l’autore dei sei volumi della «serie coloniale» del maggiore Morosini e di altri sei romanzi noir di ambientazione contemporanea. È stato inoltre fondatore e presidente dell’associazione di giallisti Torinoir.

Maurizio Blini, scrittore, è laureato in Scienza dell’investigazione e ha lavorato per oltre trent’anni nella Polizia di Stato. Ha pubblicato circa una ventina di libri gialli e noir, oltre a numerose antologie, tra i quali, per Edizioni del Capricorno, I cattivi ragazzi, La congiura del geco e Anatomia di una rapina.

Roberto Marro, senior editor di Edizioni del Capricorno, ha insegnato Editing al master in Editoria della facoltà di Scienze della Comunicazione, Università di Torino, ed è stato inoltre docente e coordinatore del master in Progettazione editoriale allo IED di Torino dal 2006 al 2014.

Alice Basso, scrittrice, ha lavorato anche come redattrice editoriale e traduttrice. Per Garzanti ha pubblicato prima il ciclo di cinque romanzi gialli con protagonista la ghostwriter Vani Sarca, tra cui L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome, e in seguito la serie di gialli storici con protagonista Anita Bo. Appassionata di musica, è inoltre anche cantante, chitarrista e sassofonista, oltreché «voce» degli audiolibri tratti dai suoi romanzi.

Cristina Bianconi, nata in Toscana, è stata vicedirettrice del carcere femminile di Torino e poi, come magistrato, pubblico ministero presso la Procura della Repubblica di Torino, salvo due anni a Roma, come magistrato addetto all’Ufficio Legislativo. Rientrata a Torino, per ragioni professionali ha viaggiato molto in Europa e in Africa. Da poco in pensione, si occupa di associazioni che seguono in particolare i temi della violenza sulle donne e in famiglia.

Luca Crovi è redattore alla Sergio Bonelli Editore e ha inoltre collaborato a diversi quotidiani e riviste, tra i quali Il Giornale. Ha poi sceneggiato storie a fumetti da testi di Massimo Carlotto, Carlo Lucarelli, Andrea G. Pinketts e Joe R. Lansdale e ha condotto la fortunata trasmissione radiofonici Tutti i colori del giallo su Rai Radio 2. Per Rizzoli ha inoltre pubblicato i romanzi L’ombra del campione (2018), L’ultima canzone del Naviglio (2020) e Il gigante e la madonnina (2022), Il mistero della Torre del Parco (2022), gialli storici ambientati nella Milano degli anni Trenta, ed è autore della Storia del giallo italiano (Marsilio).

Piero d’Ettorre, avvocato penalista con studio a Torino, in trent’anni di professione ha guardato dentro le profondità oscure della giustizia e adesso ha deciso di raccontarle con Alessandro Perissinotto nella serie di legal thriller con protagonista l’avvocato Meroni.

Enrico Pandiani, scrittore, già sceneggiatore di fumetti per le riviste Il Mago e Orient Express, nel 2022 ha vinto il Premio Scerbanenco con il romanzo Fuoco (Rizzoli). Autore di una dozzina di opere noir, è noto soprattutto per la saga «Les italiens», la squadra della polizia parigina guidata dal commissario Jean-Pierre Mordenti.

Alessandro Perissinotto, scrittore e traduttore, nonché docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università di Torino. Oltre a numerosi saggi, ha al suo attivo una ventina di romanzi gialli e noir, tra i quali Al mio giudice (Premio Grinzane Cavour 2005 per la Narrativa Italiana), Una piccola storia ignobile (Premio Camaiore 2006), Il silenzio della collina (Premio Bottari Lattes Grinzane 2019) e il più recente Cena di classe, scritto in coppia con l’amico penalista Piero d’Ettorre.

 

 

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