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Alla Piccola marcia Perugia-Assisi nei luoghi francescani

Un percorso inclusivo sui luoghi umbri di san Francesco pensato per coinvolgere le persone disabili

Alla Piccola marcia Perugia-Assisi nei luoghi francescani

LA STORIA Oltre alla consueta camminata francescana, tenutasi quest’anno dal 25 luglio al 4 agosto, dal 2018 esiste la Piccola marcia Perugia-Assisi. Si tratta di un percorso sui luoghi di san Francesco pensato per coinvolgere le persone disabili.

L’evento si è svolto dal 30 luglio al 4 agosto: organizzatore e ideatore è fra Paolo Bergamaschi, dal 2019 collaboratore parrocchiale a Canale. Appoggiandosi al religioso, erano presenti dieci partecipanti provenienti da Alba, Cisterna d’Asti e Monticello. Spiega fra Paolo: «Dopo la pandemia per la prima volta abbiamo ripreso a organizzare l’iniziativa. Come per tutte le marce francescane, tra cui la famosa Perugia-Assisi e altre in giro per la Penisola, tutto ruota intorno alla Festa del perdono, che si celebra il 2 agosto. Le camminate si rivolgono ai giovani dai 18 a 35 anni; mentre quelle ordinarie prevedono anche trenta chilometri giornalieri da percorrere, la piccola marcia è costituita da frazioni di circa sette chilometri. Molti partecipanti necessitano infatti di attenzioni particolari e, siccome il tracciato ha una misura inferiore, possiamo permetterci di partire non troppo presto al mattino, vale a dire intorno alle 9. A dettare il ritmo è l’ultimo della fila: il gruppo si adatta alla velocità del più lento».

Se per le marce francescane «sono previsti pernottamenti in palestre o altre strutture comunitarie, adattandosi a dormire su materassini e sacchi a pelo, in questo caso ci appoggiamo ad alberghi. Salvo chi, per scelta e per possibilità, ha voluto comunque dormire per terra. Per sostenere i costi abbiamo organizzato, durante l’anno, quattro tombolate a Canale: devo dire che la generosità è stata elevata», prosegue fra Paolo.

Dal monastero delle Clarisse di Perugia, luogo in cui il gruppo si è fermato il primo giorno, «ci siamo diretti a Collestrada, dove Francesco fu imprigionato per un anno durante la guerra tra Perugia e Assisi. Il giorno successivo siamo arrivati a Bastia umbra: qui santa Chiara ebbe la conversione e si legò a una colonna per non farsi portare via. Poi, il 2, c’è stata l’entrata nella Porziuncola insieme a tutti i partecipanti alle altre marce. L’indomani abbiamo visitato la città e, il 4 agosto, si è tenuta la Messa conclusiva», spiega ancora il frate.

L’appuntamento è già stato confermato e si sta organizzando anche per il prossimo anno. In tutto, alla Piccola marcia c’erano cinquantaquattro persone, italiane e straniere. Tra gli albesi c’era Federico Bellardi, il quale si è occupato di scattare foto e registrare video: «Avendo una figlia disabile, ho scelto di vivere quest’esperienza, nonostante lei non potesse accompagnarmi. L’emozione provata è davvero incredibile, era la mia prima volta e consiglio l’esperienza».

Era presente anche Tiziana Mo, maestra monticellese: «La fatica è stata ampiamente ripagata. Significativo è stato il coinvolgimento della popolazione del posto. Mentre marciavamo salutavamo le persone che si affacciavano alle finestre per augurarci un buon cammino. Alcuni ci hanno offerto acqua e un po’ d’ombra nei loro giardini. Come forma di ringraziamento, abbiamo cantato e ballato il nostro inno, Oggi con me in paradiso».

Oltre a fra Paolo, Federico e Tiziana, gli altri partecipanti dell’Albese sono stati: Paola Domanda, Francesco Cassiano, Mary Accossato, Gianluca Barbero, Mario Cielo, Ivana Demarie, Silvano Berardi e Marco Berardi.  

Davide Barile

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