Colle di Nava vietato ai Tir: Confartigianato prepara il ricorso al Tar

Colle di Nava vietato ai Tir: Confartigianato prepara il ricorso al Tar

VIABILITÀ Dal 15 settembre fino almeno al 31 ottobre i tir non possono attraversare il territorio del Comune di Pornassio, provincia di Imperia, lungo la statale 28 del colle di Nava che collega la Granda alla Liguria. Lo ha deciso Vittorio Adolfo, sindaco di Pornassio, seicento abitanti al confine tra le due regioni: il documento vieta il transito di autoarticolati e autotreni lungo la statale 28 che attraversa le frazioni Case Rosse e Case di Nava. Sono esclusi dall’ordinanza mezzi di soccorso, di emergenza, trasporto pubblico locale e veicoli che trasportano merci con destinazione e/o origine di carico e scarico nel Comune di Pornassio.

Il divieto causa difficoltà agli autotrasportatori diretti in Francia, orfani del Tenda e con i tunnel del Monte Bianco e del Frejus parzialmente indisponibili.

Nell’ordinanza si legge che l’aumento del traffico pesante causa numerosi gli incidenti e i blocchi alla circolazione e il provvedimento vuole tutelare l’incolumità dei cittadini e degli utenti della strada.

Confartigianato Cuneo ha deciso di ricorrere al Tar contro l’ordinanza. «Una decisione scellerata che, pur partendo da presupposti di sicurezza più che condivisibili, cade come una scure sulla mobilità già precaria del nostro territorio, recidendo di fatto gli ultimi deboli collegamenti con la Liguria, la Costa Azzurra e i territori limitrofi», sostiene il presidente cuneese di Confartigianato Luca Crosetto.

«È sconcertante che il sindaco di un piccolo Comune possa bloccare il transito dei tir senza rendersi conto di quali siano oggi le gravi criticità della viabilità nella nostra Regione, soprattutto verso la Francia e la Liguria. Evidentemente, di fronte alle carenze infrastrutturali del Piemonte mai veramente affrontate dalla politica, c’è chi preferisce optare per l’isolamento e adottare il più facile dei provvedimenti, quello che impedisce di spostarsi e di lavorare», commenta Giorgio Felici (presidente di Confartigianato Piemonte).

«Il tunnel del colle di Tenda è chiuso, l’autostrada Torino-Savona ostaggio dei cantieri infiniti, la riapertura del valico del Tenda bis slittata all’estate del 2024 e con una sola galleria a senso unico alternato, i problemi al Frejus, il futuro stop del traforo del Monte Bianco», sottolinea Giovanni Rosso (presidente di Confartigianato Piemonte Trasporti). «In un contesto di questo genere, possiamo consentire ai singoli primi cittadini di adottare decisioni impattanti su tutto il sistema della mobilità regionale e interregionale? Occorre che la Regione Piemonte intervenga per far prevalere il buon senso. E occorre che la politica esca dalla contingenza e dalla rincorsa delle emergenze per tracciare un disegno complessivo per dotare il Nord-ovest di infrastrutture moderne senza le quali rischiamo di compromettere il futuro del comparto dell’autotrasporto e dell’economia tutta».

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