
BERGOLO Un amministratore locale di lungo corso che, nelle tante battaglie affrontate, ci ha sempre messo la faccia, un veterinario, un agricoltore e un giornalista andranno ad arricchire, domenica 10, l’albo d’oro del premio Fedeltà alla Langa.

Il riconoscimento assegnato da Comune e Pro loco di Bergolo e dall’Unione montana alta Langa a chi si è impegnato a favore delle zone collinari più alte, taglia quest’anno il traguardo delle cinquanta edizioni. Forse è un record di longevità, a dimostrazione che gli ideatori del premio, mezzo secolo fa, avevano le idee chiare.
Il premio sarà assegnato alle 11, al termine della Messa, al teatro della pietra. I vincitori lo ritireranno in ordine alfabetico. Non esiste una classifica. Ci sono tanti modi per essere fedeli alla Langa e sono tutti importanti.
Il primo premiato sarà Pier Giorgio Giacchino, 76 anni, di Camerana. Sindaco, presidente della Comunità montana, assessore provinciale, presidente dell’Acquedotto delle Langhe e tra i fondatori dell’associazione lavoratori Acna, Giacchino è stato uno dei protagonisti delle battaglie contro l’azienda di Cengio nella quale aveva lavorato. La motivazione del premio lo definisce «uomo retto, critico e acuto nelle argomentazioni, sempre dalla parte della gente nel tutelare la salute e la dignità dei lavoratori, pronto a dichiarare con interviste le sue opinioni circostanziate su fatti e notizie legate al territorio che con il tempo si sono rivelate realistiche».
Il secondo premiato sarà Giovanni Olivieri, 68 anni, di Cortemilia, responsabile del servizio veterinario dell’Asl Cn2, definito «un vero uomo di Langa». Secondo la giuria «ne interpreta i valori più alti. Totale dedizione al lavoro, schiettezza, onestà e giovialità lo hanno sempre contraddistinto».
Toccherà poi al novantenne Ugo Rettegno, agricoltore di Bosia, ricevere la pergamena. Il premiato è nato e vive in borgata Langa. Con questa premessa, era difficile non premiarlo. «Patì le tribolazioni della malora e della Seconda guerra mondiale che segnarono la sua vita. Ha promosso la coltivazione del fagiolo di Spagna e fu tra i fondatori di una cooperativa per la lavorazione. Poi potenziò la coltivazione della nocciola ed è stato impegnato per trent’anni in campo amministrativo», scrive di lui la giuria.
Il quarto premiato sarà il giornalista cortemiliese Luigi Sugliano, 70 anni, che iniziò la carriera con Raoul Molinari alla Bilancia per passare poi a La stampa occupandosi dei principali fatti di cronaca degli Anni ‘90. La motivazione ricorda anche la sua «attività editoriale che lo ha portato a scrivere con grande vena poetica venti libri sulla Langa, con particolare attenzione al paesaggio e ai suoi personaggi».
Corrado Olocco
