Vendemmia precoce, l’eccezione è ordinaria

In crescita i prezzi delle uve. Notevole rialzo per il Dolcetto

AGRICOLTURA A fine luglio nessuno immaginava un’evoluzione come quella che stiamo vivendo. Oggi, mentre piove dopo un agosto spesso di gran caldo, con temperature diurne e notturne più di tipo africano che europeo, i tempi si sono accelerati fino a consigliare una raccolta anticipata. È vero, le uve sono belle e molto sane, ma le temperature esagerate della seconda parte di agosto stanno mettendo a repentaglio i livelli di acidità, necessari nell’ottica di un equilibrio chimico basato proprio sul rapporto tra alcol potenziale e supporto acido.

Un lungo periodo secco. L’ultima grande pioggia sulle colline di Langa e Roero si è verificata in quel primo pomeriggio del 6 luglio che ha portato anche una grandinata robusta su molte delle zone più pregiate dell’area: Roero, zone del Barbaresco, del Dolcetto d’Alba e del Moscato d’Asti e Diano d’Alba fino a interessare anche l’alta Langa con epicentro a Cortemilia, area dal punto di vista viticolo di minore importanza, ma di grande rilievo per la coltura del nocciolo.

È stata, perciò, importante l’opera di costante “sorveglianza” che che è stata portata avanti dai viticoltori, monitorando passo passo le gradazioni zuccherine e i livelli di acidità. I campionamenti, che sono stati condotti il 21 agosto dal gruppo degli organismi che operano nel controllo di maturazione delle uve, hanno ribadito la necessità di iniziare la raccolta per le varietà da vini bianchi e spumanti.

Così – soprattutto nelle parti più basse delle colline e nelle aree più assolate – la vendemmia è poco per volta iniziata, a cominciare dai classici vitigni da spumante metodo classico, Alta Langa compresa (Chardonnay e Pinot nero), senza trascurare anche altre varietà precoci, inclusi i due vitigni di spiccato carattere aromatico (Moscato e Brachetto).

D’altronde, con le temperature tanto elevate registrate nel periodo immediatamente dopo Ferragosto, i livelli di acido malico si sono velocemente ridimensionati, mettendo anche a rischio i quadri aromatici essenziali nella caratterizzazione del Moscato d’Asti, dell’Asti e del Brachetto d’Acqui.

Per inciso, dobbiamo ricordare che il 2023 è l’annata di battesimo della nuova Docg Canelli a base di Moscato.

Anche nel Roero si sta monitorando il comportamento dell’Arneis, e non solo dove la grandine ha portato i suoi effetti negativi.

Non ci sarà dunque da stupirsi se nei primi giorni di settembre prenderà il via la vendemmia anche di questa varietà di uva.

Pronti a tutto. Il settore vitivinicolo di Langa e Roero sta rivelando tutta la sua maturità di comportamento, adattando la propria attività alle attuali situazioni climatiche, che un tempo potevano sembrare eccezionali, ma che ora si stanno scoprendo sempre più ordinarie.

Ovviamente la raccolta è concentrata soprattutto nelle prime ore del giorno, fino verso mezzogiorno, evitando il pomeriggio in cui si rischia di portare in cantina uve troppo calde.

Altro elemento che ha consigliato la raccolta così anticipata è la dimensione degli acini, in genere molto piccoli, con una bassa produzione di mosto rispetto alla norma. Le scarse precipitazioni estive potrebbero aver limitato l’aspetto quantitativo delle produzioni 2023.

Le varietà cosiddette tardive, in particolare Barbera e Nebbiolo, al momento non segnalano particolari stati di crisi. Al massimo, il processo di maturazione può apparire rallentato, ma restano ancora molti giorni prima di pensare alla vendemmia.

Con la settimana iniziata il 28 agosto i campionamenti relativi ai controlli di maturazione amplieranno il loro quadro di azione anche ad Arneis, Dolcetto, Favorita e altri vitigni di minore diffusione. L’auspicio è che il cambio climatico preannunciato per il 27-28 agosto non si riveli traumatico, ma segnali soltanto il graduale passaggio dal clima estivo a quello autunnale.

Giancarlo Montaldo

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