Il 25 ottobre al santuario Madonna dei fiori arriva il vicario dell’arcivescovo per parlare di novità pastorali

Venerdì 10 una Messa per la pace al santuario della Madonna dei fiori

BRA Mercoledì 25 ottobre alle 18.30 sarà presente al santuario della Madonna dei fiori, il vicario per la Pastorale per la diocesi di Torino, don Mario Aversano. Quasi sicuramente porterà notizia di cambiamenti, in un’assemblea aperta a tutti.

Cambiamenti abbastanza annunciati nell’incontro dell’11 ottobre scorso svoltosi nella chiesa di Sant’Antonino, alla presenza di molti collaboratori delle parrocchie cittadine con don Gilberto Garrone, parroco unico di Bra e i sacerdoti collaboratori, per commentare la lettera pastorale dell’arcivescovo, Quello che conta davvero.

 

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Ha detto don Gilberto Garrone: «I cambiamenti epocali, ci spiazzano, dobbiamo approfondire tutto questo, “masticarlo e digerirlo”. Non possiamo stare a guardare e aspettare cosa succederà. Siamo tutti sentinelle: il Signore apre un portone dove ci sembra ci sia una porta chiusa, come ha sempre fatto con la sua Chiesa che ama».

L’Arcivescovo vorrebbe un’unica celebrazione cittadina, anche se ha sottolineato don Gilberto, in una città come Bra l’organizzazione diventa più complessa: potrebbe essere possibile per l’Avvento, più realistico per l’inizio della Quaresima. Si parla anche di un’unica celebrazione al santuario della Madonna dei fiori, alle 10.30, che diventerebbe Centro eucaristico, pur rimanendo le Messe nelle chiese dei religiosi (Cappuccini, Clarisse e Salesiani).

Il 25 ottobre al santuario della Madonna dei fiori, alle ore 18.30, ci sarà un incontro aperto a tutti con il delegato del vescovo per la Pastorale e li si conoscerà il futuro prossimo della Chiesa di Bra. Un futuro che prevedrà cambiamenti nelle abitudini (gli orari delle Messe) ma soprattutto nell’approcciarsi alla fede.

«Il nostro vescovo non cambia i dogmi o i sacramenti o mette in discussione nulla», ha detto don Gilberto lo scorso 11 ottobre . «Il Vescovo ci chiede come essere in questo tempo ancora veramente Chiesa, come modellare le modalità con cui vivere questo tempo. La vita è movimento, ciò che vive si muove. Gesù parla dello Spirito Santo come un movimento, il movimento della colomba. Verso quale cammino stiamo andando come chiesa? Dentro di noi ci sono delle resistenze al cambiamento, sempre. È umano soffrire per i cambiamenti ma è umano ed evangelico camminare: come il popolo di Israele, l’esodo è la condizione che ci permette di uscire da dove siamo, verso la terra promessa».

Lino Ferrero

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