ASTI È stata quella del maestro vasaio la statuina espressione del 2023 consegnata, nei giorni scorsi, nell’ambito della tradizione del dono di Natale, a monsignor Marco Prastaro, vescovo della Diocesi di Asti.
Realizzata in cartapesta dall’artista artigiano leccese Claudio Riso, l’opera è dedicata al “saper fare” e rappresenta appunto il maestro vasaio che trasmette il mestiere a un giovane apprendista di bottega, rimandando alla suggestione di chi interpreta la possibilità di lasciare un segno di rispetto per l’uomo e per la natura e di cura per la comunità.
Promossa da fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti, l’iniziativa rientra nell’ambito del Manifesto di Assisi ed è rivolta ai 220 vescovi di tutte le Diocesi d’Italia. Il presidente di Coldiretti Asti Monica Monticone ha commentato: «Inserire questa nuova figura nel mosaico di mestieri significa dare voce anche all’agricoltura, che è espressione di uno straordinario patrimonio di conoscenze e di esperienze da tramandare di generazione in generazione, specialmente nell’impresa familiare, per salvaguardare la ricchezza dei valori custoditi nelle campagne e nel tessuto socio economico e culturale di ogni territorio diocesano».
Il vescovo Prastaro ha ricordato: «Il vasaio è un’immagine biblica nell’Antico Testamento, in cui Dio creatore è paragonato a un vasaio esperto». Ripetendo «Dio è nostro vasaio e ci plasma, il vescovo ha aggiunto: «E Dio, come il vasaio attento, si prende cura di plasmare il suo vaso, per renderlo adatto a ricevere ciò per cui è destinato e per essere utile, bello e meraviglioso. Qualora risultasse imperfetto o dovesse rovinarsi, Dio lo riplasma con pazienza, quale espressione della sua cura e della sua misericordia verso l’uomo».
A consegnare il presente presepiale, simbolo del saper fare e rinnovata occasione di riflessione sul modello di economia integrale e di sostenibilità sociale, sono stati il presidente Monica Monticone e il direttore Diego Furia di Coldiretti Asti insieme al presidente Roberto Dellavalle e al direttore Giansecondo Bossi di Confartigianato Asti.
Manuela Zoccola
