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Due nano opere dell’artista torinese Scali sbarcano sulla Luna

Partiranno l'8 gennaio per allunare il 23 febbraio

Due nano opere dell'artista torinese Scali sbarcano sulla Luna
L'artista torinese Alessandro Scali

NANO-ART L’arte e la tecnologia Made in Italy si prepara a raggiungere la Luna, grazie all’artista torinese Alessandro Scali e alla missione spaziale statunitense prevista per l’8 gennaio.

Sul vettore Vulcan della United Launch Alliance, in partenza da Cape Canaveral, in Florida, troveranno ‘posto’ due opere d’arte infinitamente piccole realizzate da Scali, direttore creativo di Tembo, agenzia branded commerce di Torino, realizzate in collaborazione con l’agenzia associata Una – Aziende della Comunicazione Unite, il gruppo Migma e con Alessandro Chiolerio e i ricercatori dell’Istituto italiano di tecnologia, che hanno dato vita ai bozzetti dell’artista.

L’allunaggio è previsto per il 23 febbraio. Si tratta di due nano litografie di qualche centinaio di nanometri realizzate su due chip di silicio delle dimensioni di 1×1 millimetri.

La prima opera, C’Moon, è una rappresentazione stilizzata dell’impronta del piede destro dell’artista. La seconda raffigura un uomo con uno smartphone, da qui il titolo, Man with Smartphone. “È curioso riflettere sul fatto che due artefatti di pochi nanometri, sostanzialmente invisibili, siano, paradossalmente, una macroscopica testimonianza del successo della creatività italiana e del suo riconoscimento internazionale, in particolare della sorprendente collaborazione tra arte e ricerca scientifica”, spiega Scali.

Sulla Luna le nano opere saranno alloggiate all’interno della MoonArk, una scultura non più alta di 20 centimetri, dal peso complessivo poco superiore ai 250 grammi, composta da quattro capsule del tempo.

«Il Metaverso sembra quasi acqua passata se pensiamo a quali possibilità possa offrire il cosmo, anche e soprattutto per i brand che vogliano iniziare un viaggio unico alla scoperta di questa nuova frontiera ricca di infinite possibilità da cogliere, sfruttando le opportunità che la New Space Economy ha da offrire. – dice Michele Cornetto, Ceo di Migma – per costruire un futuro migliore occorre esplorare ciò che è ancora sconosciuto: è anche grazie alla visione di nuovi mondi che potremo scoprire come costruire meglio il nostro».

 

 

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