Saldi invernali, anche ad Alba si va a caccia dell’affare

Saldi invernali, anche ad Alba si va a caccia dell’affare
© Severino Marcato

SOTTO LE TORRI Mentre l’inflazione continua a crescere lasciando non indifferenti i consumatori italiani (nel 2024 con la riduzione del reddito da lavoro si tornerà a risparmiare con una crescita dei consumi ferma allo 0,8 per cento), i saldi invernali arrivano a consolare le tasche delle famiglie dell’intera Penisola.

In Piemonte, come in tutte le altre regioni, a eccezione della Valle d’Aosta, sono iniziati ieri (venerdì 5 gennaio) e proseguiranno per otto settimane, con il divieto di effettuare promozioni nei trenta giorni precedenti.

Un ottimo momento per gli italiani, che secondo Confcommercio, sono già piuttosto attenti al risparmio. A novembre, con il Black friday e il Cyber monday, sei italiani su dieci, soprattutto donne e giovani fino a 34 anni, hanno approfittato per fare compere e un italiano su due ha anticipato così i regali di Natale. Ora, gli sconti del venti, trenta e poi cinquanta e oltre per cento, che i negozi sceglieranno di applicare, senza una regola stabilita, non possono che essere una buona notizia.

Lo sconto dovrà essere proposto a partire dal prezzo in vigore negli ultimi trenta giorni. Sulle pratiche commerciali scorrette vigilerà l’Antitrust con multe raddoppiate da 5 a 10 milioni di euro.

«C’è un moderato ottimismo riguardo ai saldi post-natalizi. I consumatori li attendono e hanno aspettative di offerte e opportunità uniche», commenta Elena Giachino dell’Associazione commercianti albesi.

«Dopo le spese per i regali, si aspettano i saldi per acquistare qualcosa per sé, si va alla ricerca del migliore affare. Alcuni sono stati rimandati con la speranza di poter risparmiare. Le testimonianze dei commerciati del centro fanno ben sperare», aggiunge.

«Difficile fare previsioni, ma abbiamo buone aspettative. Le persone li stanno aspettando. Per verificare il loro andamento servirà valutare l’intero periodo, senza fermarsi ai primi giorni», spiega la titolare di un negozio di calzature del centro.

Di diverso parere la commessa di un negozio di abbigliamento, «nel complesso il periodo natalizio è andato meglio, i saldi sono attesi, ma meno di altri anni. Forse perché il nostro negozio propone spesso sconti per i fidelizzati. Difficile dire adesso quali capi saranno in saldo, gli acquisti dipenderanno anche dalle temperature esterne», spiega.

Per chi non aderirà agli sconti, sarà l’occasione per proseguire con le vendite. «I nostri sono prodotti continuativi, non faremo sconti. Durante il periodo natalizio abbiamo venduto il dieci per cento in meno, pensavamo che andasse ancora peggio. L’affluenza è stata bassa, ma in media chi ha comprato ha speso di più», racconta la titolare di un negozio di articoli per la casa del centro.

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