SOTTO LE TORRI Oltre al nome, le due città condividono un rapporto di grande amicizia tra il popolo italiano e rumeno. Stiamo parlando di Alba Pompeia (la nostra) e Iulia (in Transilvania), le cui diocesi si sono incontrate lo scorso fine settimana grazie all’arcivescovo Gergely Kovács – che preferisce farsi chiamare padre Gregorio, dopo aver passato più di vent’anni a Roma – e l’albese Marco Brunetti, a far le veci del padrone di casa.
Racconta quest’ultimo: «Nell’estate 2016 ho partecipato alla Gmg di Cracovia, dove ci fu un incontro con tutti i vescovi presenti, più di mille, e mentre ci salutavamo se ne avvicinò uno presentandosi come vescovo di Alba, a cui ho risposto di esserlo anche io». Da quello scambio scherzoso con György-Miklós Jakubínyi, predecessore di Gergely, è nata una conoscenza e un invito in Romania, dove Brunetti si è recato nel 2019. La pandemia non ha permesso ulteriori incontri fino allo scorso sabato quando l’amicizia è stata rinnovata.
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Lorenzo Germano