ASTI Il Cpia1 Eugenio Guglielminetti, l’istituto statale d’istruzione per gli adulti, sta concludendo, il corso di formazione organizzato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia e dal Centre of Italian Modern Art (Cima) di New York, dal titolo “Emigrazione, esilio e diaspora nelle classi di italiano: progettare percorsi Clil tra scuola e museo”. Il percorso formativo prevede l’utilizzo della metodologia Clil nell’insegnamento della lingua italiana agli allievi stranieri, cioè la didattica integrata con contenuti di arte, storia e lingua italiana come lingua straniera.
Nel progetto sono state coinvolte alcune classi del Cpia, che a gennaio hanno potuto assistere alla visita virtuale del Cima. Come previsto, dal 15 al 17 febbraio due insegnanti della scuola astigiana si sono recate a New York dove hanno visitato il nuovo allestimento del Cima dedicato a Nanni Balestrini, incontrando il direttore Nicola Lucchi.
Le insegnanti si sono recate inoltre in visita alle due scuole partner del progetto: la Bronx High School of Science, che vanta tra gli ex allievi molti premi Nobel e possiede al suo interno un Museo dell’olocausto ricco di documenti originali e la Brooklyn Technical High School, la più grande scuola superiore americana, con più di seimila studenti.
Le due scuole sono nel novero delle cinque migliori scuole superiori pubbliche di New York, in cui molti allievi studiano l’italiano come seconda lingua straniera, per interesse personale o per mantenere i legami con il Paese d’origine della famiglia.
Le due insegnanti hanno potuto partecipare alle attività didattiche dei colleghi americani, gli insegnanti di italiano Walter Giorgis Blessent e Mario Costa.
Vista l’importanza di esperienze didattiche che coinvolgono le istituzioni scolastiche a livello internazionale, si auspica che questa collaborazione tra scuole continui in futuro anche con l’egida dell’università Ca’ Foscari di Venezia e con il Cima di New York.