Intonandoli, vai con il pop anni ’80 per cantare di guerra e pace 

Intonandoli, vai con il pop anni ’80 per cantare di guerra e pace  1

ALBA Nell’ambito delle iniziative promosse dall’Ufficio della pace del Comune di Alba, il coro giovanile dell’associazione corale Intonando salirà sul palcoscenico venerdì 23 febbraio. Appuntamento nella sala Beppe Fenoglio del cortile della Maddalena alle 21, ingresso gratuito.

Intonandoli, vai con il pop anni ’80 per cantare di guerra e pace 
Franco Biglino

Il gruppo proporrà al pubblico il progetto artistico elaborato in questi ultimi anni, intitolato “Alle radici del futuro: esplorazioni corali”, con l’esecuzione di alcuni brani pop degli anni Ottanta e Novanta oggetto di una rielaborazione vocale contemporanea. I ragazzi parleranno di pace, cantando del perché la guerra non sia mai una soluzione. Parliamo con Franco Biglino, direttore del coro.

Cos’è il progetto “Alle radici del futuro”?

«Si tratta di una proposta elaborata con il fine di far conoscere ai ragazzi della nostra associazione alcuni capolavori della musica pop. Duplice l’obiettivo: da un lato il confronto tra nuove generazioni e i loro genitori, che quella musica l’hanno vissuta, e il conseguente simpatico racconto di aneddoti che ne scaturisce. Dall’altro vogliamo far sperimentare ai giovani un repertorio dove la cifra stilistica rappresentata sia dal testo che dalla scrittura musicale è qualitativamente più alta e profonda della media di ciò che ascoltano insieme ai loro coetanei, con l’obiettivo di accendere un’attenzione alla qualità artistica. I temi affrontati parlano di amore, di amicizia e diversità, tutti argomenti che guardano al futuro di ragazzi che si apprestano a diventare le donne e gli uomini di domani».

Perché viene molto sottolineato il tema della guerra?

«L’intera prima parte del concerto sarà dedicata al dramma della guerra: i brani elaborati per coro e pianoforte formeranno un unicum con i versi scritti da Lara Martini. Senza addentrarci dentro situazioni tragiche quanto complesse, vogliamo ribadire che il conflitto armato è mai una soluzione e non esiste futuro senza pace. Al pubblico chiediamo di accompagnarci in questo viaggio, di abbandonarsi ai ricordi che scaturiranno legati a brani che hanno scandito la giovinezza di molti e che con la nostra rielaborazione vogliamo proporre in una veste nuova».

Quali sono i progetti futuri dell’associazione?

«Il 2024 sarà un anno intenso perché festeggeremo un compleanno importante: il festival “… Aspettando Natale” compie quarant’anni. Stiamo preparando un calendario piuttosto nutrito, che vedrà il coro protagonista con l’esecuzione di una delle principali partiture del repertorio barocco. Con i ragazzi stiamo lavorando a un progetto sperimentale per unire le loro voci con l’arte grafica e i testi letterari di un personaggio da loro molto amato: Harry Potter». 

Matteo Viberti

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