BRA Verrà inaugurata sabato 24 febbraio alle 18 nella galleria dell’associazione Il Fondaco di via Cuneo 18, la mostra del pittore Carlo Galfione dal titolo L’elefante nella stanza. La mostra, curata da Marco Enrico Giacomelli è a ingresso libero e sarà visibile, fino al 13 aprile, da giovedì a sabato dalle 16 alle 19.
Galfione è nato a Pinerolo nel 1969, vive a Torino, è pittore, art designer e docente di decorazione all’Accademia di belle arti di Lecce. Tra le sue esposizioni più recenti vanno ricordate La vie des autres alla galleria Nardone di Bruxelles nel 2022 che ripropone la mostra Le vite degli altri del 2021 alla galleria Riccardo Costantini contemporary di Torino 2021 e Cadavre Exquis, nella chiesetta della Misericordia di Venezia nel 2021.
La pittura di Galfione si bassa sulla profonda conoscenza dei materiali. L’artista spiega: «A supporto delle mie opere utilizzo tessuti e carte da parati. Opero su vari livelli, dipingendo figure e paesaggi evocativi e presenti nella nostra memoria visiva, per ricreare una archeologia domestica. La disposizione iconografica, apparentemente casuale, si muove dentro una rigida struttura compositiva che mi permette di godere appieno delle singole figure, così come delle cancellazioni della texture floreale che ospita l’intervento. Paesaggi familiari e insoliti, rubati dai social network, diventano altro attraverso il filtro della pittura».
Spesso è la natura, tematica centrale, attorno alla quale ruota la produzione dell’artista. La mostra al Fondaco si divide in due momenti: al piano terra, 18 tavole costituiscono un lavoro di ricerca focalizzato sulle specie botaniche in via di estinzione, ispirandosi al naturalista braidese Federico Craveri; 6 grandi pitture floreali sono invece dipinte su carta da parati, con una estrema sintesi pittorica; infine, in una piccola tela Galfione ritrae uno dei piccioni di Maurizio Cattelan esposti alla Biennale di Venezia nel 1997.
Al piano superiore della galleria braidese si sviluppa il tema del paesaggio su grandi dimensioni: una composizione di otto pannelli e tre grandi tele raccontano la natura con una forte emotività e un’attenzione ai dettagli; mentre piccoli e delicati disegni di fiori e erbe, collegati da un segno pittorico tracciato sul muro, si uniscono a loro volta a un altro lavoro sul paesaggio steso sul pavimento.
