Il turismo vola: in città 203mila le presenze 2023

Il turismo vola: in città 203mila le presenze 2023
L'assessore al turismo Emanuele Bolla

ALBA Anche se i dati sull’andamento del settore nel 2023 non sono ancora stati diffusi in via ufficiale dall’Osservatorio turistico regionale, è possibile anticipare i risultati raggiunti tra Langhe e Roero a partire da quanto si è registrato ad Alba. Gazzetta d’Alba ne parla infatti con l’assessore al turismo Emanuele Bolla: «Il 2023, dal punto di vista turistico, è stato un anno di grandi risultati per la nostra città, che finalmente ci hanno permesso di tornare a pieno ai livelli precedenti alla pandemia. Il 2022 è stato un periodo di assestamento, mentre l’ultimo anno ha rappresentato la vera ripartenza».

Nel corso dei dodici mesi del 2023 sono state registrate 203mila presenze, cioè pernottamenti nelle strutture cittadine. Il dato viene calcolato in base al denaro versato nelle casse comunali per la Tassa di soggiorno. Riprende Bolla: «Nel 2022 i pernottamenti furono 201mila, segno che la situazione si è al momento stabilizzata. Nel 2019, furono 209mila: abbiamo quindi raggiunto i livelli precedenti allo stop pandemico. Nel 2021, invece, eravamo ancora fermi a 150mila notti, anche per via delle limitazioni ancora in vigore».

Se c’è chi parla di overtourism – vale a dire di una difficile convivenza tra turismo e quotidianità ad Alba per via di flussi troppo elevati di turisti – per Bolla il problema al momento non esiste, almeno in questi termini: «È una situazione che va monitorata nel corso del tempo, ma mi pare non si siano create situazioni tanto estreme da implicare questa definizione. Anche perché, rispetto al passato, si sta lavorando molto più a fondo sulla destagionalizzazione». In effetti, i dati dell’ultimo anno segnano un cambiamento: settembre e ottobre, con circa 50mila pernottamenti complessivi, rappresentano ancora il picco della vitalità turistica del territorio, ma anche l’inverno inoltrato e l’estate stanno raggiungendo risultati importanti.

L’assessore al turismo spiega ancora: «Ormai la stagione turistica legata alla Fiera del tartufo bianco d’Alba parte da settembre e arriva fino a dicembre. Per quanto riguarda l’estate, da sempre la più critica, rileviamo che viene apprezzata: tra il 2022 e il 2023, siamo passati da 12mila a 14mila pernottamenti nel solo mese di agosto, segno che le proposte legate all’outdoor sono piaciute anche nei mesi più caldi». Inoltre, va bene anche la primavera, i cui risultati sono connessi sempre più alla ripartenza di Vinum: «Ad aprile, abbiamo raggiunto 19mila presenze, ben di più rispetto alle 16mila del 2019». Riprende Bolla: «In tutto questo, bisogna continuare a puntare su nuove iniziative e consolidare quelle esistenti. Senza dubbio anche il Mudet, il nuovo museo del tartufo, entra a pieno in questa strategia».

Fino al 25 gennaio scorso, a partire dall’apertura a inizio ottobre, è stato visitato da circa quattromila persone. Poi, fino al 5 febbraio, è rimasto chiuso per apportare alcuni miglioramenti ai pannelli e alla segnaletica interna. «C’era molto scetticismo attorno al museo, per i tempi record con cui è stato aperto. Per questo siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti. I visitatori, fino a oggi, sono stati soprattutto turisti accompagnati da guide, che abbiamo coinvolto fin dall’apertura, ma anche turisti arrivati in autonomia».

Per il momento, fatica a partire il collegamento con la città: «Nei primi mesi di apertura abbiamo rinviato le visite delle scuole. Ma con l’avvio della stagione, puntiamo a un coinvolgimento della cittadinanza, anche a scopo didattico», prosegue Bolla. Il Mudet, dal punto di vista della gestione, è stato pensato in modo da essere autonomo: «Al piano superiore, è presente ogni giorno una persona che vigila nelle diverse sale. Per quanto riguarda l’accesso, avviene tramite la lettura automatica dei biglietti, che si possono acquistare on-line o nella caffetteria», conclude l’assessore Bolla.

f.p.

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