ASTI Si prospetta particolarmente ricco e all’insegna di qualche novità il calendario dei festeggiamenti patronali ad Asti, che si svolgeranno dal 4 all’11 maggio.
Come vuole la tradizione, la stima del Palio aprirà ufficialmente i festeggiamenti, dando il via alla carrellata di eventi (che saranno illustrati nel dettaglio, nda) in onore di San Secondo.
Due, in particolare, le novità di quest’anno: a partire dai fuochi del Lundes d’j feu, che per la prima volta saranno accompagnati da affascinanti colonne sonore, dando vita così a uno spettacolo piromusicale di grande impatto e unico nel suo genere; inoltre, l’evento di chiusura dei festeggiamenti, cioè il Palio degli sbandieratori avrà luogo in piazza Alfieri, anziché in piazza San Secondo. Per l’occasione, inoltre, sarà presente in piazza Campo del Palio, dal primo al 12 maggio, il Luna Park.
L’assessore comunale al turismo e alle manifestazioni Riccardo Origlia ha dichiarato: -«La nostra Amministrazione ha un obiettivo preciso: rendere Asti una città sempre più turistica. Portare il Palio degli sbandieratori in piazza Alfieri ha per noi un grande valore, perché significa rendere quel luogo il simbolo di tutti i grandi eventi del capoluogo. Le recenti “missioni” all’estero hanno dimostrato che c’è grande interesse per la nostra città, capace di mantenere e valorizzare antiche tradizioni medievali. A questo proposito, nel 2025, il Palio celebrerà 750 anni: siamo già al lavoro per rendere la ricorrenza indimenticabile».
In occasione della presentazione del programma per i festeggiamenti patronali è stato reso noto anche il nome del Maestro del Palio di quest’anno, che sarà l’artista pavese Stefano Bressani.
Il sindaco Maurizio Rasero ha commentato: -«Tale scelta, tra le tante candidature arrivate, ha un grande significato: questo artista raccoglie l’eredità degli illustri maestri astigiani che lo hanno preceduto e che permette alla città di allargare i propri orizzonti, proiettandosi nel futuro. Stefano Bressani è un artista italiano di fama internazionale e darà al Palio un nuovo punto di vista, nel totale rispetto della tradizione, ma con quel guizzo creativo che è la cifra stilistica della sua opera».
Dal canto suo, Bressani ha dichiarato:-«Sono onorato di entrare a fare parte della grande famiglia del Palio e di poter mettere la mia arte al servizio di una manifestazione tanto illustre. Nell’arco della mia carriera, ho lavorato molto sulla fisiognomica dei personaggi storici e sui cavalli. Il mio desiderio è sempre stato quello di firmare il Palio: questo per me è un sogno che si realizza. Desidero, quindi, ringraziare il sindaco e l’Amministrazione comunale per la fiducia che mi hanno accordato. Lavorerò, in particolare, su tre concetti: San Secondo, la corsa dei cavalli e la città antica, cercando di mettere al servizio di Asti la mia arte, fatta di colore e matericità. Voglio documentare il presente partendo dalla storia e proiettando Asti nel futuro».
Manuela Zoccola
