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Venti ragazzi in Langa per la prima uscita di “Glicemie in spalla” dell’anno

Venti ragazzi in Langa per la prima uscita di "Glicemie in spalla" dell'anno 1

IN LANGA La prima uscita del 2024 di “Glicemie in spalla” ha avuto come contesto quello delle Langhe. Per chi non conosce il progetto: «Ricordo che a promuoverlo sono le associazioni Jada (Associazione diabetici Alessandria junior), Agd Piemonte e Valle d’Aosta (Associazione giovane diabete) e il Cai sezione di Pianezza. Si tratta di trekking formativi proposti ai ragazzi affetti da diabete mellito tipo 1», spiega l’organizzazione.

In queste occasioni l’insulina-dipendenza, che consegue all’esordio della malattia e che accompagnerà per sempre l’individuo, viene testata e contestualizzata in una situazione che non è quella quotidiana, rendendo i ragazzi il più possibile preparati a gestire in autonomia variazioni di dosaggi insulinici, alimentazione opportuna allo sforzo fisico duraturo nonché gli effetti che lo stesso procura nelle ore successive.

L’iniziativa voluta da Jada e Agd si avvale della competenza e della professionalità degli accompagnatori escursionismo del Cai sezione di Pianezza e del personale medico del reparto di pediatria dell’ospedale Regina Margherita di Torino.

Venti ragazzi in Langa per la prima uscita di "Glicemie in spalla" dell'anno

Tali forze in campo consentono a ragazzi di mettersi alla prova in tutta sicurezza e di raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi. Nel fine settimana del 6 e 7 aprile, venti giovani di età compresa tra gli 11 e i 18 anni, approdando a La Morra il sabato mattina, hanno percorso nei due giorni in Langa, circa 45 chilometri raggiungendo i borghi di Barolo, Perno, Monforte e Verduno. Nel loro zaino tutto l’occorrente per misurare, compensare e stabilizzare le variazioni glicemiche e nelle loro gambe decisione e tutta la forza di chi, fin dai primi anni di vita, impara a impegnarsi con ostinazione nell’attività fisica e in un’alimentazione sana e consapevole.

È stato così che, avendo a cornice una meravigliosa primavera, tra salite, discese, vigne, boschi, gelati con vista, panorami mozzafiato, castelli, un piatto di agnolotti al plin, un pezzo di tuma, i ragazzi hanno ancora una volta dimostrato che le difficoltà non solo si superano, ma condividendole, si trasformano in doverosa spensieratezza e risultando propedeutiche a un’efficace formazione.

Ricordando uno degli slogan di chi è consueto ai sentieri: «Talvolta irti e impervi dell’ambiente montano e collinare: non si lascia indietro nessuno, la bellezza e la soddisfazione della vetta sono tali solo se condivise!».

 

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