ASTI La cultura del vino incontra quella del tè: Asti e la Cina rafforzano il loro legame puntando sulle eccellenze delle proprie terre. A tale fine, nei giorni scorsi, l’Istituto italiano per la salvaguardia del paesaggio vitivinicolo e il Centro studi sul paesaggio Langhe Roero Monferrato, presieduti da Roberto Cerrato, hanno promosso, a livello locale, un incontro a cui hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Provincia e sindaco di Asti Maurizio Rasero e una delegazione cinese della Bama group of tea, azienda leader nella coltivazione e produzione di tè.
Circa un anno fa, i soggetti in questione avevano sottoscritto un protocollo di intesa, per promuovere la valorizzazione culturale delle prestigiose produzioni di vino e tè, nei rispettivi Paesi, nonché diffondere un messaggio di amicizia e pace nel mondo. Nel corso del convegno, che si è svolto di recente presso il palazzo della Provincia astigiana, sono stati presentati i risultati conseguiti nel primo anno di collaborazione e i programmi per il biennio 2024/2025.
Ampio spazio è stato dedicato, inoltre, all’incontro ufficiale che si è tenuto tra l’Istituto italiano e il gruppo Bama durante la manifestazione “Wine to Asia” (collegata al Vinitaly e ospitata a Shenzen, dove ha avuto luogo, nelle scorse settimane, una partecipata masterclass per i professionisti del settore vinicolo e di quello del tè). Momento clou dell’incontro è stata la cerimonia del tè, curata dal personale della Bama, a cui ha preso parte anche il direttore generale dell’azienda cinese. Sarà compito, ora, del Centro studi sul paesaggio Langhe Roero Monferrato proseguire la collaborazione con il gruppo cinese, come indicato dall’Istituto italiano.
Vino e tè hanno diverse caratteristiche in comune
Il legame tra Asti e Cina, dunque, si fa più solido e, come sottolineato da Rasero, il collante è rappresentato, ancora un volta, dalla cultura e dalla valorizzazione delle specifiche eccellenze del territorio. Come ricordato, infatti, vino e tè hanno diverse caratteristiche in comune, a partire da quella più evidente, ovvero essere prestigiose bevande dalla storia millenaria, i cui piaceri vanno vissuti tanto con il palato quanto con l’olfatto e che per questo devono essere serviti rispettando precisi cerimoniali. Caratteristiche tutelate dall’Unesco: proprio quest’anno si festeggia il decennale del riconoscimento dei paesaggi vitivinicoli piemontesi di Langhe Roero e Monferrato quali patrimonio dell’umanità, mentre nella provincia dello Yunnan, che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento nel 2023 e dove opera la Bama, si trova una delle più rinomate piantagioni di tè.
La firma del protocollo è per Rasero un deciso passo avanti nelle relazioni internazionali tra Asti e la terra del Dragone, capace di tradursi in nuove opportunità commerciali a vantaggio delle aziende del territorio impegnate nel settore vitivinicolo e non solo. Comune e Provincia di Asti intendono proseguire parallelamente e con la più ampia disponibilità al dialogo il percorso di internazionalizzazione avviato circa un anno fa (quando a maggio del 2023 era stato siglato il gemellaggio tra il capoluogo astigiano e la città cinese di Nanyang), auspicando che porti a nuovi memorandum d’intesa con la Cina e altre realtà di primo piano nello scacchiere economico mondiale, con lo scopo di affermare il Made in Asti su mercati dalle straordinarie potenzialità.
Manuela Zoccola
