
TORINO Le bandiere di ottanta Paesi hanno sfilato all’Inalpi arena di Torino in una cerimonia in stile olimpionico, per aprire il tredicesimo raduno internazionale delle Équipe Notre Dame (End) dedicato al tema “Andiamo con cuore ardente” sulle tracce dei discepoli di Emmaus (Lc 24,15-35). Fino al 20 luglio il capoluogo accoglierà circa ottomila membri End, per vivere una settimana ricca di momenti di spiritualità e riflessione.
Le équipe nascono a Parigi nel 1938 da quattro giovani coppie che intendevano vivere il loro amore alla luce della fede, chiedendo a padre Henri Caffarel di guidarli. I numeri sono lievitati. Dal censimento 2022 risultano nel mondo oltre 14mila équipe con 72mila coppie e quasi 9mila assistenti spirituali. Équipe Notre Dame non elegge rappresentanti né quadri dirigenti permanenti e non ha altro patrimonio da amministrare che la fede degli équipier. Preghiera, ascolto, dialogo, amicizia, formazione e compartecipazione contraddistinguono la vita e l’attività di ogni End in ciascun continente.
A Torino saranno cinque giornate all’insegna della preghiera, del confronto, della formazione e della festa. Una grande girandola di lingue, colori, emozioni vissute in amicizia. Ai lavori parteciperanno i delegati, ma tutte le celebrazioni eucaristiche e le relazioni potranno essere seguite attraverso il sito Internet www.equipes-notre-dame.it.
La cerimonia di apertura di lunedì 15 luglio prevede la presenza delle autorità civili e religiose, dal sindaco Stefano Lo Russo al presidente della Regione Alberto Cirio, all’arcivescovo di Torino Roberto Repole, che tra l’altro in passato è stato consulente spirituale di un team torinese. Porteranno i saluti i responsabili della regione Italia e quelli internazionali del movimento. Il programma prevede di iniziare ogni giorno con la preghiera, poi un breve videoclip verrà proposto per approfondire e valorizzare l’esperienza. Le giornate saranno scandite da conferenze, testimonianze, Messe, presentazioni teatrali, momenti di preghiera e di adorazione, spiritualità coniugale, visite a Torino. Per far conoscere la ricchezza spirituale e sociale della diocesi sarà messo in scena uno spettacolo sui santi sociali torinesi.
Il momento riservato al dialogo all’interno della coppia sarà vissuto nella cornice dello stadio olimpico del Torino. Porteranno il loro contributo sui cinque temi di approfondimento (fragilità, illuminazione, offerta, comunione, invio) il cardinal Josè Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la cultura e l’educazione; Marina Marcolini, scrittrice e poetessa; Maria Clara Lucchetti Bingemer, leader del Movimento laico delle comunità di vita cristiana fondato dai Gesuiti; suor Nathalie Becquart, nominata sottosegretaria del Sinodo dei vescovi da papa Francesco; il filosofo Xosè Manuel Dominguez de la Fuente, membro dell’Associazione spagnola del personalismo; Gabriella Gambino, sottosegretaria del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita; Elisabeth Saléon-Terra, collaboratrice per oltre ven- t’anni di padre Caffarel.
Uno spazio importante sarà dedicato alla Sindone: verrà esposta una copia fedele del sacro Telo accompagnata da una breve narrazione in più lingue. La complessa e articolata offerta spirituale e liturgica dell’evento piemontese è stata curata da don Paolo Tomatis, della diocesi di Torino.
Chiara Genisio
