Ultime notizie

Cent’anni a Trezzo Tinella: tanti auguri a Onorina Fenocchio!

«È bello e brutto arrivare a questa età», dice Onorina Fenocchio. «Da piccola ho sempre aiutato la mia famiglia, in casa e nella trattoria. Poi è cominciata la guerra. È stato un disastro, abbiamo visto tante cose brutte»

Cent'anni a Trezzo Tinella: tanti auguri a Onorina Fenocchio! 1
La signora Fenocchio con il sindaco Alberto Cerrino

TREZZO TINELLA Onorina Catterina Fenocchio sabato scorso ha festeggiato il centesimo compleanno. Norina, nata il 13 luglio 1924 nella casa dove vive tuttora, rappresenta la memoria storica del paese. Ha trascorso la vita nella trattoria Antica torre, di proprietà della sua famiglia dal 1858, e ha raggiunto l’invidiabile traguardo dei cento anni in buona salute.

«È bello e brutto arrivare a questa età». Così inizia il suo racconto. «Da piccola ho sempre aiutato la mia famiglia, in casa e nella trattoria. Poi è cominciata la guerra. È stato un disastro, abbiamo visto tante cose brutte». Norina ha anche partecipato a un documentario realizzato dagli alunni della scuola media di Neive, portando la sua testimonianza. «Ricordo bene quando vennero uccisi i partigiani a Treiso, ai Canta. Sentivamo le urla delle madri. Quando due ragazzi di Trezzo, Fenocchio e Patetta, vennero fucilati al cimitero, fui la prima ad arrivare e a vedere quella scena terribile. Quella notte non andammo a dormire. Avevamo paura che sarebbero tornati per dar fuoco alla casa», ricorda con commozione.

Il racconto continua con la vita in trattoria. «Avevamo sempre tanto lavoro: i matrimoni, i pullman dal Milanese e dal Torinese e tante persone da Alba. Alla gente piaceva la nostra cucina. Avevamo i maiali per i salumi, la pasta la facevamo a mano io e Teresa, il Dolcetto lo produceva Felice e, una volta, facevamo anche il pane». La famiglia gestiva anche il negozio di alimentari che fungeva da bar e c’erano stanze dove d’estate venivano i villeggianti.

Norina ricorda la vita del paese: «Per la festa di san Giovanni si metteva il ballo davanti alla trattoria. Alla domenica, dopo la Messa, le donne passavano a fare la spesa, gli uomini a bere un cichèt, i bambini a comprare il gelato».

Dalla trattoria di Trezzo sono passati personaggi illustri, come Beppe Fenoglio che, assieme ad Aldo Agnelli, alla domenica veniva a fare la colazione con salame, tuma e Dolcetto; o Franco Piccinelli e Oscar Farinetti, che qualche tempo fa è andato a trovare Norina e le ha fatto una dedica su una copia del libro Mangia con il pane, sulla vita di suo padre Paolo, a cui Norina tiene moltissimo.

 Silvana Fenocchio

Banner Gazzetta d'Alba