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Evade dai domiciliari a Montelupo Albese in sella alla moto, chiede di fare lavori di pubblica utilità

Ricomparso nel Tribunale astigiano davanti al giudice Matteo Bertelli Motta ha chiesto la sospensione del processo e la messa alla prova

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MONTELUPO ALBESE Già nota alle cronache, prosegue la vicenda giudiziaria che vede alla sbarra F.C., un uomo di Montelupo Albese, già accusato di tentato omicidio per aver provato a investire un ristoratore di Rodello. L’uomo è tornato nelle aule del Tribunale astigiano nei giorni scorsi per un altro procedimento a suo carico. Infatti, domenica 30 giugno, è evaso dai domiciliari e al ritorno è stato fermato dai Carabinieri del Comando di Bossolasco. Così, per la convalida dell’arresto si è presentato il giorno successivo dal giudice Matteo Bertelli Motta.

All’uomo sono contestati, oltre all’evasione, anche la resistenza a pubblico ufficiale e la guida in stato di ebrezza. Contestata pure l’ipotesi aggravata, il giudice Matteo Bertelli Motta ne ha convalidato l’arresto. Nell’udienza fissata lo scorso 18 luglio l’imputato accompagnato in aula dal difensore albese Roberto Ponzio è ricomparso nel Tribunale astigiano e ha chiesto la sospensione del processo e la messa alla prova. Il giudice ha rinviato il processo all’udienza del 14 novembre, richiedendo nel frattempo all’Uepe (ufficio per l’esecuzione penale esterna), di elaborare un programma di trattamento che preveda una durata di sei mesi. Giunti al termine, l’avvocato Roberto Ponzio ha commentato: «Il mio assistito ha manifestato pentimento, riconoscendo il proprio errore. Inoltre, l’allontanamento è stato di breve durata ed è stato fermato proprio mentre stava rientrando. F.C. si è dichiarato disponibile a svolgere lavori di pubblica utilità e per questo confida nella messa alla prova».

e.r.

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