
TORINO We are nature, per riflettere su un nuovo rapporto fra essere umano e natura. È il tema dell’edizione 2024 di Terra madre Salone del gusto, in programma a Torino, per la seconda volta a Parco Dora, dal 26 al 30 settembre. L’edizione del ventennale (di Terra madre), con 3mila delegati da 120 Paesi e oltre 600 espositori del mercato italiano e internazionale, 180 dei quali sono presìdi Slow food, un terzo in più rispetto a due anni fa.
«Siamo all’inizio di un nuovo periodo storico – dice il fondatore di Slow food, Carlo Petrini – e all’umanità si chiede di cambiare dei paradigmi che hanno portato le risorse del pianeta verso un processo di estinzione. E dobbiamo cambiare questi paradigmi con gioia, perché non dobbiamo mai perdere il piacere alimentare che è tale se si concilia con la responsabilità: sono due elementi imprescindibili. E a Torino si realizza la sintesi fra il piacere e la conoscenza».
«C’è un cibo che non ci piace – aggiunge Serena Milano, direttrice di Slow food Italia -, un cibo che fa male, perché inquina il suolo, l’aria, l’acqua, alimenta lo spreco, un cibo che in nome del profitto tollera lo sfruttamento, i morti, la schiavitù, che non solo non sfama il mondo ma è causa di povertà e fame. Per questo dobbiamo prendere coscienza al più presto che siamo natura e che l’unica soluzione sta nella relazione con il mondo naturale».
Fra le novità, l’apertura speciale per buyer, operatori, giornalisti e soci Slow food della Your next arena e il racconto dei giovani sulle buone pratiche, una escape room diffusa sui temi dell’evento e l’area Nutrire la città. A sostenere la manifestazione anche Comune di Torino e Regione Piemonte.
«Il cibo – dice il sindaco Stefano Lo Russo – è un tema importantissimo che ha un’incidenza trasversale su tutta la nostra comunità, per essere buono dev’essere sostenibile ed etico. E Terra madre e Slow food ci danno appuntamento per rinnovare questa riflessione, ora più preziosa che mai».
Alla presentazione il neo assessore regionale ad agricoltura e cibo, Paolo Bongioanni, conferma come Terra madre Salone del gusto «centra l’importanza del cibo di qualità oggi, quello che ha le radici nella nostra storia. È quest’anno sarà anche l’occasione per riunire il Tavolo nazionale sui sistemi alimentari».
