
La Fiera della nocciola di CASTAGNOLE DELLE LANZE si è svolta questa mattina, lunedì 26 agosto, per la 165ª volta. Se un tempo gli agricoltori portavano i sacchi pieni di nocciole appena raccolte da proporre ai compratori, oggi ciò non avviene più ma è rimasta la consuetudine di proferire dal palco i primi prezzi dell’annata corilicola. O meglio, tale momento è stato riproposto oggi dopo due anni di fila in cui le parti in causa (sgusciatori, trasformatori, cooperative e produttori) non avevano trovato un accordo.
Pochi frutti raccolti sinora, il prezzo è ancora molto variabile
Il valore reso noto risulta però essere una forbice di prezzo abbastanza ampia, da 320 a 420 euro al quintale. Questo perché, come spiega Nicoletta Ponchione, vicepresidente di Asprocor e del Consorzio di tutela della nocciola Piemonte Igp, «la raccolta è soltanto nelle prime fasi e i frutti conferiti sono ancora pochi. In Langa penso abbiano raccolto appena il dieci per cento, soltanto nell’Astigiano e nell’Alessandrino sono a metà delle operazioni».
Dal consorzio arriva anche un consiglio agli agricoltori: «Oggi i quantitativi sono assai bassi e, in molti stanno aspettando che scendano tutte le nocciole per passare con le macchine una sola volta. Lasciandole a terra c’è il rischio che le nocciole si danneggino e aumentino marcio visibile e occulto».
«Gli agricoltori hanno lavorato bene, la colpa è del meteo»
Sulla qualità «pur essendo prematuro parlarne, ha influito di certo la quantità. Basti pensare alla differenza di danno che provocano dieci cimici su cento nocciole e su mille. Gli agricoltori hanno lavorato bene, la colpa è principalmente del meteo». Dopo due anni di siccità, la mancanza di freddo in inverno e le copiose piogge durante la fioritura e l’allegagione hanno compromesso l’annata.
Prosegue Ponchione: «Paradossalmente 320 euro sono troppi per brutte nocciole e 420 pochi per quelle belle. Ma tale forbice è stata concordata da tutti gli attori in causa».
Davide Barile
