
A SCUOLA I ragazzi delle classi quarte del liceo scientifico Cocito, da un paio di anni partecipano al progetto Erasmus+. Ogni anno l’Ue propone ai giovani alcuni temi con cui confrontarsi: due anni fa erano acqua e inquinamento; lo scorso anno, il periodo del Dopoguerra e le sfide del presente. Un progetto a cui, visto il successo riscontrato tra gli studenti nelle scorse edizioni si pensa già di aderire anche durante l’anno scolastico appena iniziato. Sulla scia dell’iniziativa, lo scorso anno, i professori avevano proposto di avviare la registrazione di un podcast sviluppando il tema proposto dall’Unione Europea.
Mariana Hermes, studentessa della 5A, spiega: «Dopo aver raccolto le informazioni sull’episodio che ci interessava (la strage di piazza Fontana), ciascun gruppo ha redatto un testo in italiano. Dopo averlo fatto correggere dai professori lo abbiamo tradotto in inglese. Anche la registrazione del podcast è stata effettuata in inglese». «Per realizzarlo, la scuola aveva allestito un piccolo studio e acquistato i materiali necessari e, prima della registrazione, abbiamo partecipato a un incontro con un esperto che ci ha insegnato alcune tecniche».
Ciascun argomento è stato collegato a uno degli articoli della Costituzione italiana. Grazie al progetto Erasmus+, che prevedeva un soggiorno in Repubblica Ceca o in Polonia, durante il viaggio hanno presentato i lavori ai compagni e poi approfondito la storia e la Costituzione dei Paesi visitati.
L’intera esperienza ha riscontrato notevole successo tra gli alunni che hanno partecipato. Tra loro c’è Ivan Monchiero della 5E: «Volevo imparare a fare un podcast. Abbiamo lavorato sul- l’incendio di Marcinelle avvenuto in Belgio nel 1956. La fase della registrazione è stata quella che mi ha incuriosito di più».
«È stato divertente aggiungere gli effetti speciali. Mi piacerebbe molto renderlo un hobby da condividere con i compagni che già hanno partecipato con me, ma vorrei parlare di attualità».
Anche Emma Serebreanu è stata soddisfatta: «La realizzazione del podcast in inglese è stata una vera sfida. Grazie al supporto di insegnanti ed esperti siamo riusciti a preparare i contenuti senza particolari difficoltà. Questa esperienza mi ha permesso di approfondire la storia dell’Italia».
I ragazzi dell’attuale quinta augurano ai futuri partecipanti all’iniziativa di affrontare il progetto con entusiasmo e senza timori.
Chiara Bonetto
