
BERGOLO In occasione del premio Fedeltà alla Langa, l’Amministrazione comunale ha consegnato una targa alle associazioni Vagamondo e New wellness education, che nel paese di pietra portano avanti i progetti di mobilità internazionale Erasmus+ ed European solidarity corps. Negli ultimi anni sono transitati da Bergolo circa 1.500 giovani under 35, provenienti da oltre quaranta Paesi. L’elenco è lungo, ma citarli rende l’idea della portata delle iniziative avviate: Albania, Armenia, Austria, Bosnia, Belgio, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Estonia, Grecia, Spagna, Finlandia, Francia, Georgia, Croazia, Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Lettonia, Montenegro, Macedonia del Nord, Malta, Olanda, Palestina, Libano, Tunisia, Giordania, Norvegia, Polonia, Portogallo, Russia, Romania, Serbia, Svezia, Slovenia, Slovacchia, Ucraina, Turchia, Corea del Sud e Bielorussia.
Al momento i giovani stranieri in paese sono una sessantina, un numero che supera quello dei residenti. Bergolo ha 54 abitanti, ma in inverno la popolazione si riduce a una dozzina di persone, «quelle che restano a vigilare sul territorio», come ha sottolineato il sindaco Mario Marone.
Parlando dei ragazzi, il primo cittadino li ha definiti “i nuovi bergolesi”, affermando: «Per noi sono una grande risorsa sia dal punto di vista umano che finanziario. Vivono in strutture di proprietà comunale e, grazie a questi progetti, arrivano in paese cospicui contributi. I ragazzi svolgono lavori utili, supportando il Comune nelle attività ordinarie e straordinarie e permettono di portare avanti progetti pilota, come l’orto didattico biologico».
A ritirare il riconoscimento sono stati i presidenti dei due sodalizi Fabrizio Gallo (Vagamondo) e Antonio Greco (New wellness education) e due dei giovani presenti in paese hanno ringraziato il Comune, sottolineando il calore, la gentilezza e il sostegno ricevuti. «Per noi Bergolo è una casa», hanno detto.
Alla vigilia della premiazione, dopo la presentazione del libro Terre rosse, nel quale la nostra collaboratrice Elisa Pira racconta le sue esperienze di volontariato in Africa, i ragazzi hanno preparato una cena etnica, dalla quale è partito un progetto interessante. Il ricavato della serata sarà utilizzato per realizzare un pozzo in Guinea, il Paese d’origine di Mamadou Diouma Balde, collaboratore di New wellness education, arrivato in Italia sui barconi nel 2015 e ora residente a Bergolo dopo aver vissuto anche a Gorrino e Cortemilia. Negli ultimi anni il ricavato della cena etnica veniva assegnato a delle Ong e associazioni umanitarie. Quest’anno la scelta è caduta su un progetto ben preciso. Mamadou ha già contattato un amico in Guinea e a dicembre tornerà in Africa con i responsabili delle due associazioni per individuare il sito adatto e avere un preventivo sui costi del pozzo. A sostegno del progetto sarà anche avviata una raccolta di fondi.
Corrado Olocco
