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Un nuovo week-end di successo per Cocco…Wine 2024

L’evento è promosso da Go Wine e dal Consorzio Cocconato Riviera del Monferrato, con il Comune di Cocconato. Riscontri positivi anche dall’evento di anteprima sul Barbera d’Asti riservato alla stampa e agli operatori professionali. Interessante approfondimento sul nebbiolo in Monferrato con l’intervento del professor Vincenzo Gerbi

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COCCONATO D’ASTI Cocco…Wine tocca il traguardo della ventitreesima edizione e pone in consuntivo nuovi riscontri positivi.

Un evento che ha mantenuto l’idea di fondo rimasta invariata e che si confronta oggi con sempre maggiori attenzioni da parte del pubblico e della critica.

Un pubblico molto numeroso ma attento; un numero di espositori ancora cresciuto rispetto all’edizione 2023; il centro storico come una virtuale Via del Gusto, unendo vino e prodotti tipici da conoscere camminando con calice e taschina.

Una crescita che si accompagna con lo sviluppo turistico che sta caratterizzando anche questo angolo di Monferrato e a nuovi investimenti da parte di privati, come quello dell’imprenditore torinese Alberto Marchetti che per la prima volta ha partecipato in forma attiva all’evento, ospitando giornalisti e operatori del settore nella giornata di anteprima nel suo ristorante, con lo chef Igor Macchia del ristorante La Credenza di San Maurizio Canavese e poi contribuendo ad animare l’evento con alcuni spazi espositivi.

Le ragioni sono state tracciate nel corso del momento inaugurale di sabato 31 agosto e si collegano alla solida tradizione enogastronomica di Cocconato: una vocazione radicata nel tempo con tracce importanti già nella prima metà del Novecento: il microclima – da cui la definizione “Riviera del Monferrato” -, prodotti unici come la Robiola di Cocconato, i salumi, la nocciola. Un parterre di ristoranti di cultura piemontese a tavola che muovono molte persone anche per una semplice escursione.

E poi il vino, con la storia viticola di questa terre, richiamata da Paolo Macchia, a nome del Consorzio Cocconato Riviera del Monferrato che da tre anni riunisce alcune cantine e artigiani dei prodotti tipici per costruire un progetto coordinato che sappia valorizzare le tante eccellenze e farle camminare insieme verso il futuro.

Il Sindaco Monica Marello ha accolto autorità e ospiti sottolineando l’impegno per una promozione territoriale che cresce, raccordandosi con gli altri paesi e con l’Atl Langhe, Monferrato e Roero e che vede in Cocco…Wine il momento clou, di festa e anche di stimolo verso nuove sfide.

Un evento che apre ad un settembre ricco di eventi e che si conclude con il Palio di Cocconato, in programma domenica 22 settembre.

Un pubblico molto numeroso sia nella giornata di sabato che nel pomeriggio di domenica; tante le degustazioni, oltre 13 mila: una crescita che si lega a presenze sempre più qualificate, non solo nei numeri: a Cocconato si sono incontrati molti stranieri (Svizzera, Germania, Belgio, Stati Uniti fra i Paesi di provenienza…), ma anche molti enoturisti che sono arrivati da fuori Piemonte e in particolare da Lombardia e Liguria. Tutti con calice e taschina hanno vissuto il clima dell’evento, fatto di incontri, dialoghi con i produttori, scoperta di sapori, nella bella armonia di un centro storico che dialoga un paesaggio fatto di vigne e natura, con una vista panoramica sul Monferrato dai 491 mslm del borgo.

Uno spazio a parte meritano gli eventi collaterali, legati alla crescita complessiva delle cantine di Cocconato, e al loro impegno all’interno del Consorzio Cocconato “Riviera del Monferrato”.

La giornata di anteprima venerdì 30 agosto si è consolidata: una degustazione “en primeur” dedicata al Barbera d’Asti prodotto dalle vigne di Cocconato: con campioni legati all’annata 2022 e poi in una verticale sino al 2018; un messaggio che invita a conoscere il vigneto attorno al borgo, alla presenza della stampa specializzata e di operatori professionali, con la conduzione di Antonio Paolini che ha invitato le cantine Maciot, Marovè, Nicola Federico, Poggio Ridente e Beneficio di Cocconito a raccontarsi.

La Barbera come vino storico e di identità e che apre un confronto virtuoso con altre zone del comprensorio astigiano, tenendo conto dei suoli, delle altimetrie, di un lavoro e di un sapere costruito nel tempo.

Domenica 1 settembre lo sguardo si è invece soffermato sul vitigno nebbiolo, con una degustazione guidata aperta al pubblico e andata sold out; impreziosita dall’intervento e conduzione del professor Vincenzo Gerbi. Guardando al nebbiolo e alla sua presenza in queste colline nel tempo e riflettendo sui risultati che ora sa esprimere nel calice: confrontando da un lato tre espressioni di cantine di Cocconato (Marovè, Maciot e Benefizio di Cocconato) con l’Albugnano, denominazione legata al nebbiolo di un territorio vicino, con l’interpretazione di Nicola Federico e poi di 5 etichette selezionate dall’Associazione Albugnano 549.

È stata un’edizione molto bella e molto partecipata sia dal punto di vista degli espositori che del pubblico – ha dichiarato Monica Marello, sindaco di Cocconato. Abbiamo presentato un’eccellente offerta, con un’ampia scelta e il visitatore poteva spaziare tra tante tipologie sia di vini che di prodotti tipici.

L’atmosfera era rilassata, con la presenza di belle persone, sia intenditori ma anche un curiosi di scoprire questi prodotti e visitare il nostro borgo, il nostro paese. Ho registrato una buona impressione da parte di tutti.

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Ringrazio Go Wine ed il Consorzio Cocconato Riviera del Monferrato per il sostegno, e tutti coloro che hanno partecipato direttamente, la Pro Loco, i Borghi e tutti i produttori e le singole aziende, e indirettamente con l’organizzazione, lo staff del Comune, la Croce Rossa e molti altri. Tutti hanno contribuito con il loro prezioso aiuto alla riuscita di questa bella edizione.

Nel programma spazio anche alle Isole del Vino: aree di degustazione che rappresentano da molti anni una tradizione di Cocco…Wine. Sono ideate nel segno del confronto con vini di altre regioni e hanno arricchito anche in questa edizione l’offerta a favore degli enoappassionati che hanno apprezzato la formula.

Sono stati due i temi delle Isole del Vino della edizione 2024: il Sauvignon, con una selezione di cantine di differenti regioni italiane, con il Friuli in evidenza, ma anche Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Sicilia e con alcuni di Sauvignon nel mondo fra Europa (Francia, Spagna) e ancora Cile, Sudafrica, Nuova Zelanda.

Uno speciale Focus è stato dedicato agli Orange Wines, a scoprire una particolare tipologia di vini con un percorso di assaggi che ha interessato otto regioni italiane.

«Un evento che continua a crescere in ogni edizione e si accompagna ad uno sviluppo turistico sempre più consapevole – affermano da Go Wine. L’evento come momento top di un anno in cui valorizzare le eccellenze locali e una serie di fattori: storia e cultura enogastronomica, paesaggio, ambiente che oggi si coniugano come fattore di sviluppo sociale ed economico. La qualità dei prodotti, le azioni a servizio dell’accoglienza con almeno tre cantine che uniscono alla cantina attività di ristorazione, la gestione del vigneto offrono un mix di valori che attirano sempre più persone su queste colline».

 

 

 

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