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Operai agricoli e florovivaisti, il nuovo contratto astigiano porta un aumento del 6 per cento

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ASTI Firmato, nella sede di Confagricoltura, l’accordo per il rinnovo del contratto di lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti della provincia di Asti.

In un momento difficile, che perdura da diversi anni, le parti hanno ritenuto di dare un segnale positivo con il rinnovo del contratto al fine di salvaguardare, il più possibile, il potere acquisto dei lavoratori, sforzandosi di conciliarlo con la sostenibilità degli oneri sempre crescenti delle aziende agricole.

La situazione socio-economica, nazionale e internazionale, è in forte crisi anche a causa anche dei conflitti di guerra in più parti del mondo, che si riflettono in modo molto negativo sul settore agricolo.

Il contratto di lavoro degli operai agricoli e florovivaisti interessa oltre mille aziende, che assumono manodopera: in particolare, durante l’anno, vengono effettuate circa 500mila giornate di lavoro.

L’accordo prevede un incremento retributivo del 6,1%, da calcolarsi sul salario in vigore al 31 dicembre 2023. Tale aumento verrà corrisposto in un’unica soluzione in coincidenza del periodo di paga del mese di ottobre.

È stato concordato, inoltre, di incrementare l’incentivo annuo di produttività già previsto, elevandolo in modo significativo; il premio verrà erogato, come di consueto, nel mese di dicembre di ogni anno.

Stabilito anche l’incremento, sempre a decorrere da ottobre, dell’attuale retribuzione oraria degli operai impegnati nella sola vendemmia, portandola complessivamente all’importo orario lordo di 8,50 euro. Le parti si sono impegnate, infine, a incontrarsi, con calendario già programmato, per scrivere gli altri punti definiti della piattaforma presentata dai sindacati dei lavoratori, su cui si è trovato l’accordo.

Le stesse parti provvederanno ad aggiornare, conseguentemente, il testo del Contratto provinciale sia per l’aspetto economico sia per quello normativo, con l’intento di procedere in seguito alla stampa e alla distribuzione dello stesso.

Manuela Zoccola

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