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Carlo Borgogno, libreria Milton: «Bisognerebbe dare più spazi pubblici per la cultura»

Carlo Borgogno, libreria Milton: «Bisognerebbe dare più spazi pubblici per la cultura» 1
Foto Fulvio Silvestri

CULTURA Da 16 anni Carlo Borgogno porta avanti lo spazio indipendente della libreria Milton insieme alla compagna Serena Aimasso e, da qualche tempo, la giovane Niki Boggione. Tante le attività culturali create, che spesso raggruppano pubblico e attenzione, come il Microfestival giornalistico appena concluso.

«Attraverso il nostro negozio si è creata una comunità che ci sostiene, non solo economicamente: una base solida che ha imparato a sceglierci rispetto alle librerie di catena e ci riconosce un ruolo sociale», dice Carlo. Non è però sempre facile organizzare attività nell’Albese, che siano semplici presentazioni di libri o manifestazioni di più ampio respiro: «Quando hai un curriculum di partecipazioni, clienti o incontri, è più facile dialogare con case editrici e istituzioni. La questione è però di reperire fondi necessari per poter organizzare cose fatte bene. Le iniziative locali tendenzialmente funzionano meglio, ma a noi piace anche proporre qualcosa di diverso, stimolando riflessioni».

Carlo Borgogno, libreria Milton: «Bisognerebbe dare più spazi pubblici per la cultura»
Foto Fulvio Silvestri

Inoltre, la percezione è quella che la dimensione comunitaria sia in via di estinzione: «Gli spazi di aggregazione sono un po’ limitati, sembra che ci sia sempre meno voglia o abitudine di fare azioni collettive. Ma noi stiamo cercando di stimolarla».

Per il futuro «sarebbe bello che cambiasse la volontà dell’Amministrazione comunale di sostenere queste iniziative, purtroppo non esistono sale o luoghi pubblici date pro bono ad associazioni o individui che vogliono promuovere la cultura sul territorio». 

Lorenzo Germano

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