
ALBA Si è conclusa la prima parte del progetto Etichettala, lanciato dalla tipografia La commerciale per far conoscere ai bambini della scuola elementare di Barolo il mondo della grafica, della stampa e dell’enologia. Mercoledì 4 dicembre, alla presenza del sindaco di Alba Alberto Gatto, ventuno studenti delle classi quinte sono stati accompagnati dalle maestre Elisa Laviosa, Bianca Gerbaudo, Manuela Malanzani Oberto e Linda Tintero a visitare l’azienda albese di corso Asti.
Federica e Carolina Artuffo, quarta generazione dell’attività aperta nel 1945 da Cesare con una piccola bottega in via Maestra, hanno guidato i curiosi e attenti ragazzi lungo tutto lo stabilimento per mostrare loro le differenti fasi della creazione di etichette, dagli uffici dove si realizza l’ideazione al complesso lavoro di prestampa, che comprende la ricettazione dei colori, cioè il procedimento con cui si creano le tinte da usare.
Gli studenti hanno avuto modo di vedere da vicino sia la stampa con le bobine a rullo che quella digitale e il lavoro di squadra dei tanti collaboratori presenti (sono quasi una cinquantina i lavoratori della Commerciale), prima di dedicarsi al grande gioco “Ricomponiamo l’etichetta”. Ogni bambino ha ricevuto un tassello per completare un gigantesco pannello colorato, rappresentante l’azienda e le sue caratteristiche principali, con un indovinello legato al mondo della vendemmia. Risolvendo l’enigma, poteva completare il puzzle per poi dedicarsi alla merenda finale.
Ora, con le parole scoperte, i ragazzi avranno tempo fino a maggio per realizzare disegni ispirati al tema vitivinicolo: la fantasia dovrà guidarli nella realizzazione del significato che hanno per loro termini come “uva”, “enologo” o “botte”, attingendo anche dalle esperienze personali. Oltre a questo, insieme alle insegnanti, dovranno produrre un tema sulla giornata alla tipografia e su cosa li ha colpiti di più del lavoro visto nella ditta.
Al termine, la grafica Carolina Artuffo raccoglierà gli elaborati e creerà due etichette, una per classe, facendo un mix di tutta la creatività che avranno saputo sprigionare i ventuno studenti.
Lorenzo Germano
