Ultime notizie

Diageo / Scatta da oggi la mobilitazione. 110 le realtà interessate ad acquistare il sito. Diageo mette a disposizione una trentina di posti da impiegati a Torino e in Inghilterra

È l'esito dell'incontro di ieri, 18 febbraio, che ha visto seduti attorno a un tavolo i sindacalisti, il board di Diageo e Confindustria. L'esito è insoddisfacente, Deciso il blocco di straordinari e flessibilità, si valuta lo sciopero

Diageo / I sindacati chiedono di essere convocati al tavolo regionale

SANTA VITTORIA C’è attesa per domani, giovedì 20 febbraio: alle 18, nel salone di piazza Bertero si svolgerà il Consiglio comunale aperto sul caso Diageo, convocato dalla sindaca Adriana Dellavalle. L’invito è stato esteso a tutta la cittadinanza: parteciperanno anche i rappresentanti del mondo politico, sindacati, associazioni e il vescovo Marco Brunetti, tra i tanti.

L’incontro con la multinazionale: scende la previsione di produzione

La vicenda è grave: sono 349 i dipendenti dello stabilimento di Santa Vittoria, che chiuderà entro giugno 2026, che oggi vedono a rischio il loro posto di lavoro. A Roma, due settimane fa, si è svolto il primo dei tavoli ministeriali per cercare di contenere l’impatto sociale della decisione della multinazionale, che ha presentato ai sindacati il piano sociale, come prevede la legge. Questi ultimi – le sigle Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil – lo hanno ritenuto insoddisfacente. Il prossimo tavolo al Ministero sarà il 18 marzo.

Ma è dal territorio che arrivano altre novità. Ieri, 18 febbraio, nella sede di Diageo i sindacalisti cuneesi hanno incontrato i vertici della multinazionale, alla presenza di Confindustria. Dicono i sindacalisti Antonio Bastardi (Fai Cisl), Loredana Sasia (Flai Cgil) e Alberto Battaglino (Uila Uil): «C’è stato un cambiamento per quanto riguarda le previsioni di produzione: non più 12,5 milioni di casse entro dicembre 2025, ma si è ritornati alla previsione di 11,9 milioni. Poco importa: abbiamo riposto che non ci interessano i volumi. È il momento di parlare di pre-pensionamenti, incentivi, tutti gli aspetti cruciali per la vita dei lavoratori e delle loro famiglie».

110 realtà sentite come possibili acquirenti del sito produttivo

Il board della Diageo ha aggiornato i sindacalisti sulla ricerca di un acquirente. Dopo la nomina dell’advisor, arrivano i primi aggiornamenti: «Ci hanno riferito che sono state sentite 110 aziende potenzialmente interessate, l’85% dello stesso settore, mentre i restanti sono sostanzialmente fondi. Abbiamo chiesto quante sarebbero interessate  a proseguire l’attività e, su questo aspetto, a oggi non ci sono certezze. Man mano che la fase di ricerca proseguirà, il cerchio si restringerà alle aziende davvero interessate».

Diageo / Oggi l'incontro in Regione e lunedì una nuova assemblea sindacale
La protesta di mercoledì di fronte allo stabilimento.

Novità anche sul fronte della ricollocazione dei lavoratori: per ora, Diageo ha messo a disposizione 10 posizioni da impiegati nella sede di Torino e 21 negli stabilimenti in Inghilettera, sempre da impiegati. «Dal momento che lo stabilimento di Santa Vittoria sarà una chiusura, i dipendenti ricollocati dovrebbero essere riassunti, anche all’interno dello stesso gruppo. Ma, in tal caso, Diageo si impegnerebbe a mantenere tutti i benefit legati al trasferimento».

Per quanto riguarda l’assunzione in altre ditte, prosegue il lavoro con la Fondazione Industriali di Cuneo: sono 150 le aziende del territorio con cui sono iniziati i contatti, soprattutto di Alba e Bra. Si riferiscono a diversi ruoli. Sarebbero interessate a ricollocare dipendenti Diageo, ma per ora mancano i dettagli.

Parte la mobilitazione da oggi

Il 5 marzo, si svolterà nella sede di  Confindustria a Cuneo una riunione fiume, in cui si discuterà dei pre-pensionamenti e verranno forniti aggiornamenti anche sulla vendita. Nel frattempo, oggi – 19 febbraio – si sono svolte le assemblee in azienda. Come intuibile, il clima di insoddisfazione tra i dipendenti è altissimo. Annunciano i sindacalisti: «Da oggi, inizia la mobilitazione. Il primo passo è, con decorrenza immediata, il blocco degli straordinari e delle flessibilità. Stiamo valutando anche lo sciopero».

Francesca Pinaffo

Banner Gazzetta d'Alba