
ALBA Accanto alle campagne istituzionali per sensibilizzare sull’importanza della raccolta differenziata e del corretto smaltimento dei rifiuti, negli anni si sono diffuse sempre più, su spinta dei cittadini, iniziative per raccogliere l’immondizia abbandonata. Tale pratica è diventata pure una disciplina sportiva, il plogging, portata in Italia dall’attuale assessore all’ambiente albese, Roberto Cavallo. L’idea di ripulire il territorio è alla base di Spazzamondo, manifestazione nata nel 2021 su impulso della fondazione Crc, che quest’anno sarà sabato 24 maggio.
Con l’inizio della primavera, sabato 22 marzo, nelle periferie albesi, i residenti hanno dedicato una parte del proprio tempo per raccogliere i rifiuti abbandonati. In entrambe le occasioni era presente, e attivo nelle operazioni, anche Roberto Cavallo.

Alle 14, ad Altavilla, un gruppo di cittadini, soprattutto giovani, si sono dati appuntamento dalla cappella della Madonna degli Angeli. In seguito, armati di guanti, pinze e sacchetti sono partiti per ripulire i versanti di strada Argantino e della via sul crinale che sovrasta l’abitato. Al termine, è stato organizzato un momento di festa e sono stati illustrati all’assessore alcuni problemi della località.
Sempre nel pomeriggio del 22, il comitato di quartiere di Scaparoni, guidato da Aldo Porro, ha proposto un’iniziativa analoga. I partecipanti, in questo caso, hanno esplorato i dintorni della chiesa di San Rocco e i cigli delle strade della frazione, tra cui la strada provinciale dei Magliani. Proprio in tale occasione, i rappresentanti dell’Amministrazione hanno effettuato un sopralluogo e scoperto l’abbandono di bidoni di olio esausto.

Così ha commentato Cavallo: «Prendersi cura del proprio territorio è uno dei più bei gesti di amore che si possano manifestare. I nostri concittadini hanno dimostrato come l’inciviltà si possa sconfiggere con l’esempio. Grazie in particolare ai più giovani: con il loro entusiasmo, richiamano noi adulti al senso di responsabilità nel governo di un territorio che domani sarà loro».
Davide Barile
