TORINO – Prosegue fino al 2 giugno negli spazi della Project Room di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia la mostra “Cultus Langarum” di Olga Cafiero, artista vincitrice della prima edizione del Garesio Wine Prize for Documentary Photography.
Un viaggio visivo nel cuore delle Langhe
Promossa da EXPOSED Torino Foto Festival e sostenuta dall’Azienda Vinicola Garesio, la mostra è curata da Giangavino Pazzola e raccoglie cinque serie fotografiche inedite che esplorano il paesaggio delle Langhe del Barolo sotto molteplici prospettive: morfologica, storica e culturale.
Le opere sono frutto del periodo di residenza di Cafiero presso il Garesio Wine Resort di Serralunga d’Alba, durante il quale l’artista ha intrecciato rapporti con istituzioni culturali e civili del territorio, approfondendo la conoscenza della cultura enologica locale anche attraverso materiali d’archivio.
Tra arte, scienza e innovazione sociale
Il progetto di Cafiero si distingue per la capacità di fondere arte e scienza in una narrazione visiva rigorosa e poetica. Attraverso fotografie aeree, processi off camera lungo i filari delle vigne, registrazioni di camere in movimento e scansioni digitali, l’artista restituisce uno sguardo inedito sul rapporto fra uomo, natura e tecnologia.
Ogni serie fotografica, pur mantenendo autonomia stilistica, contribuisce a una visione unitaria e multidisciplinare che mette in discussione la materialità delle immagini e la loro capacità di tradurre fenomeni complessi in esperienze visive.
Emergono così sorprendenti dialoghi nascosti, dettagli impercettibili e narrazioni sospese tra innovazione territoriale e memoria collettiva.
Un omaggio contemporaneo al paesaggio vitivinicolo
Con “Cultus Langarum”, Olga Cafiero offre al pubblico un racconto sensibile e profondo, capace di celebrare il vino come cultura viva e dinamica, ancorata alla terra ma aperta a nuove interpretazioni visive e concettuali.
La mostra è visitabile presso CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia in via delle Rosine 18 a Torino, negli orari di apertura consueti.
