
ALBA Certi luoghi custodiscono tesori inaspettati, nascosti dal tempo e poi dimenticati, mentre la vita all’esterno continua a scorrere. È così che, durante i lavori di riordino della casa canonica della chiesa di San Giovanni, eseguiti da volontari attivi in parrocchia, sono state rinvenute nel sottotetto alcune opere ritenute disperse. Si tratta di materiali che, in passato, facevano parte del corredo devozionale della parrocchia e che venivano esposti e portati in processione durante le principali feste religiose, cioè quella del Carmine e quella del santo patrono san Giovanni Battista.
Tra le opere rinvenute sono particolarmente significativi due drappi processionali, di cui uno appartenente alla compagnia della Madonna del Carmine, oggetto di una secolare devozione, e l’altro appartenente alla compagnia dei Mastri da muro, eretta sotto la protezione di sant’Anna e san Giulio prete. Sul retro, entrambi presentano una riproduzione di un quadro realizzato dall’artista Giovanni Antonio Molineri nei primi anni del Seicento, oggi presente nel presbiterio. Interessanti anche alcuni ex voto ambientati ad Alba, di un autore anonimo, e un telo dipinto che un tempo ricopriva le canne dell’organo. Risale al 1876 e raffigura un gruppo di angeli che suonano diversi strumenti musicali dell’epoca. Sono state anche ritrovate alcune reliquie, tra cui un frammento d’abito attribuito a Maria Maddalena.
Che cosa ne sarà di questo prezioso ritrovamento? Nei mesi scorsi, tutte le opere sono state messe in sicurezza nel Museo diocesano, in attesa di essere restaurate, dopo gli anni di abbandono. L’obiettivo è esporle al pubblico, una volta trovata una collocazione idonea, così da valorizzarle e permettere a tutti di ammirarle. Il ritrovamento sarà utile anche per motivi di studio, per tutti coloro interessati ad approfondire la realtà delle confraternite religiose attive nella comunità parrocchiale di San Giovanni, una parte importante della storia della città.
Beppe Malò
