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A Pollenzo rivive l’allevamento del suino nero piemontese

BRA e CASTELLINALDO hanno grandi affinità, non solo quella religiosa legata alla figura del beato fratel Luigi Bordino, ma anche per le eccellenze enogastronomiche.

Tutto ha inizio a Castellinaldo, dove l’azienda Teo Costa, è rinomata non solo per i suoi vini, ma anche per l’impegno nel recupero e valorizzazione del suino nero piemontese, una razza autoctona che viene allevata allo stato semibrado. Questo suino, caratterizzato da mantello nero con muso e zampe anteriori bianchi, è stato selezionato per essere il maiale di Cavour, poi la razza si perse nel secolo scorso.

A Pollenzo rivive il suino nero piemontese 1

A Pollenzo, nell’ex tenuta sabauda si alleva il suino nero

A Pollenzo a cascina San Lorenzo nella tenuta sabauda Roberto Alesso iniziato un allevamento etico di suino nero piemontese. L’azienda segue i ritmi della natura e rispetta la dignità dell’animale; Alesso e Costa hanno poi scelto di condividere i marchio del suino nero, rendendolo patrimonio comune delle eccellenze piemontesi.

Un gesto coraggioso che ha permesso di diffondere una razza autoctona di grande valore, capace di offrire una carne unica per qualità e gusto.

L’allevamento avviene in ambienti naturali, con un’alimentazione basata su ghiande, nocciole, castagne e altri prodotti del sottobosco corroborata da farine naturali a chilometri zero .

A Pollenzo rivive il suino nero piemontese 2

Alesso rivolge un ringraziamento particolare al Comune di Bra e a Bruna Sibille per l’incoraggiamento e all’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo per il sostegno: «Non sono solo i vicini di casa ma si sono sempre dimostrati interessati al nostro progetto. Al momento. con il pericolo della peste suina, sono sconsigliate le visite all’allevamento ma sono possibili sinergie con gli studiosi», conclude Alesso. «Anche l’azienda La Granda di Genola ha una linea di prodotti con questi suini e così si è aperta una nuova strada».

A Pollenzo rivive il suino nero piemontese

Così, il suino nero piemontese torna protagonista anche a Pollenzo, in un contesto dove storia, territorio e qualità si incontrano. Sarebbe auspicabile una promozione più ampia e strutturata di questa eccellenza enogastronomica, per farla conoscere non solo agli appassionati locali, ma anche a un pubblico nazionale e internazionale sempre più attento alla sostenibilità e alla qualità delle produzioni artigianali.

Lino Ferrero

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