
BRA Nato nel 1922 a Castellinaldo, in una famiglia contadina, Andrea Bordino visse l’esperienza drammatica della Seconda guerra mondiale, partecipando alla campagna di Russia. Catturato dai sovietici, trascorse due lunghi anni in prigionia. Tornato in Italia nel 1946, si trovò a un bivio esistenziale. Fu allora che, spinto da un profondo turbamento spirituale, intraprese un pellegrinaggio a piedi dal suo paese natale fino al santuario della Madonna dei fiori di Bra. Lì, dopo una notte di preghiera, maturò la decisione che avrebbe cambiato la sua vita: consacrarsi a Dio e dedicarsi ai malati e agli ultimi, sull’esempio di san Giuseppe Benedetto Cottolengo.
Assunse il nome religioso di fratel Luigi della Consolata entrando tra i cottolenghini della Piccola casa della Divina Provvidenza a Torino. La Madonna dei fiori, invocata in quel momento decisivo, fu la sua guida, la sua ispirazione, la sua Consolata per tutta la vita. Non a caso, nel cuore dell’antico santuario, oggi una statua bronzea lo ritrae con il cappello da Alpino e gli strumenti del suo instancabile servizio ai sofferenti: un omaggio eterno al suo amore per Maria e per i più fragili.
Il legame tra fratel Luigi e il santuario si rinnova ogni anno nel pellegrinaggio Bra-Castellinaldo, un cammino di fede lungo 27 chilometri che ripercorre la via intrapresa dal giovane Andrea nel 1946. Questo evento, nato nel 2016, è giunto nel 2025 alla XI edizione e rappresenta un momento di spiritualità comunitaria e testimonianza viva.
La giornata del 14 giugno prevede:
- Partenza in bus da Castellinaldo alle 7 e inizio del pellegrinaggio alle 7.30 dal Santuario vecchio della Madonna dei fiori.
- Diverse tappe di riflessione e sosta (Pocapaglia, Sommariva Perno, Pilone dei Battaglia, Borbore).
- Arrivo a Castellinaldo alle 17.30 presso il pilone votivo dedicato a 2Luigi, dove si terrà un momento di preghiera finale e una Messa alle 20.30.
Nel 2022, in occasione dell’ottava edizione del pellegrinaggio, venne inaugurata la statua dedicata a fratel Luigi nella loggia destra della facciata dell’antico santuario, posta idealmente “all’ombra” della Vergine tanto amata. Simboli come il camice da infermiere e gli strumenti medici presenti nella scultura raccontano con forza visiva una vita donata al servizio del prossimo.
Il legame con la Madonna dei fiori non è solo memoria, ma missione attuale. Lo testimonia il gruppo degli Amici di fratel Bordino, costituito da devoti, familiari e pellegrini, che desiderano dare continuità al suo spirito cottolenghino fondando un’associazione in suo nome per assistere malati e famiglie.
A dieci anni dalla beatificazione, avvenuta il 2 maggio 2015, la figura di fratel Luigi Bordino continua a ispirare fede, solidarietà e speranza. Si sono ritrovati per la prima volta nei locali del santuario della Madonna dei fiori, sabato 14 dicembre, gli Amici di fratel Bordino, un gruppo di braidesi e di abitanti di Castellinaldo che stanno pensando di costituire un’associazione che porti il nome del beato e che operi a favore di ammalati e loro familiari secondo lo spirito cottolenghino. Al primo incontro era presente anche il parroco di Castellinaldo don Edoardo Olivero, che pur rimarcando che non farà parte dell’associazione per il suo ruolo, tuttavia incoraggerà e sosterrà il progetto. Il 17 maggio ci sarà un nuovo incontro sempre nei locali del santuario, ormai diventati un punto di riferimento per gli incontri. Sarà la riunione della creazione della futura associazione?
Agli incontri sempre presenti circa una ventina di persone, tra cui promotori del progetto, devoti che hanno conosciuto fratel Luigi, altri che hanno ricevuto miracoli per la sua intercessione e alcuni familiari tra cui una nipote e suo figlio Michael. Chi è interessato può partecipare. La Madonna dei fiori resta il punto di origine e di arrivo di questa straordinaria avventura spirituale.
Lino Ferrero
