
di redazione
ALBA L’associazione culturale Giulio Parusso, il Lions club Alba Langhe e l’associazione Solstizio d’estate hanno organizzato, venerdì 16 maggio presso Banca d’Alba, un convegno dedicato alla giustizia penale. Lo scopo dell’incontro è stato quello di approfondire, grazie ai relatori, le criticità e le disfunzioni che assediano il settore in Italia e valutare la possibilità di una riforma per un processo giusto ed efficiente.
All’incontro hanno preso parte l’avvocato penalista Roberto Cota, già presidente del Consiglio regionale del Piemonte, il giornalista Roberto Fiori, il collega Tommaso Lo Russo, presidente del Lions club Alba Langhe e coordinatore dei lavori, il penalista Roberto Ponzio, l’ex procuratore di Asti Sebastiano Sorbello, i giornalisti Stefano Zurlo e Beppe Malò, collaboratore di Gazzetta d’Alba. Sorbello ha lanciato un pesante j’accuse nei confronti di «una magistratura malata di correntismo, di troppi legami con la politica e sostanzialmente poco produttiva». Per questo, bisogna fare un passo avanti rispetto a norme datate 1930, ai tempi del codice Rocco.
Le foto dell’incontro:
Ha sottolineato Ponzio: «Mi pare proprio che sia il momento di mettere da parte una normativa ormai molto lontana nello spirito e nei contenuti dalla necessità odierna di assicurare una “giustizia giusta”. Così come stanno mostrando tutti i loro limiti il processo cartolare e quello per via telematica: le aule sono vuote di persone e piene di carte e computer, non sempre efficienti». E a proposito di riforme: «La prima deve tutelare l’oralità del dibattimento in tutti i gradi di giudizio, così come la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri, oltre alla riservatezza delle carte per evitare che i processi possano diventare procedimenti mediatici».
L’incontro si è concluso con l’intervento in collegamento del viceministro alla giustizia, Francesco Paolo Sisto, che ha parlato della possibilità che ritornino in attività alcune delle sedi giudiziarie soppresse. Ha detto Sisto: «Oggi sono con voi per dire che pensiamo sia possibile intervenire sui contenuti della revisione del 2012. Al momento, non c’è altro. Posso solo confermare che c’è la volontà di preparare un provvedimento in tal senso».
L’intervento ha riacceso speranze e congetture. Ha chiosato Ponzio: «Fare adesso ipotesi lascia il tempo che trova. Lasciamo lavorare il Governo e poi valuteremo quale provvedimento sarà licenziato. Di certo questo sarà l’ultimo treno che passa: dobbiamo salirci».
