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Da Cuneo a Torino in carrozza con il paradriving e la cooperativa Emmaus

Da Cuneo a Torino in carrozza con il paradriving 4

COOPERATIVA EMMAUS Coinvolgere attraverso lo sport equestre persone con disturbo dello spettro autistico e disabilità mentale e intellettiva in un viaggio di oltre 100 chilometri era l’obiettivo di Paradriving Piemonte 2025, che ha coinvolto la cooperativa progetto Emmaus di Alba  e altre realtà cuneesi. Il paradriving è  una disciplina olimpica dedicata ai portatori di disabilità fisiche che, attraverso l’uso della carrozzina e di aiuti specifici, possono competere con  chi non ha disabilità.

Da Cuneo a Torino in carrozza con il paradriving

Protagonisti del progetto due professionisti: Adamo Martin, istruttore saviglianese del centro ippico Equi Maresco, e Giulia Mattalia, psicoterapeuta di Le terre di Wendy. I partecipanti al progetto  dovevano ricoprire la distanza tra Cuneo e Torino con una carovana di carrozze, cavalli, guidatori e persone con disabilità, fermandosi in città prestabilite per riposarsi e permettere  ad altri ragazzi di «salire in carrozza».

Da Cuneo a Torino in carrozza con il paradriving 3

Raccontano i partecipanti: «Tutti i paesi attraversati hanno creato un momento di accoglienza all’arrivo delle carrozze e di saluti al momento della partenza. Il progetto è stato supportato da una rete di volontari,  professionisti del settore e sostenitori entusiasti, che hanno condiviso l’obiettivo di creare un mondo più inclusivo attraverso lo sport equestre. Sono saliti in carrozza gli ospiti della comunità Strada facendo di Cardè, del gruppi appartamento del Comune di Cavallermaggiore  e di chi abita presso La rocca di Bra.

Da Cuneo a Torino in carrozza con il paradriving 2

Ringraziamo gli organizzatori per questa incredibile esperienza fatta di emozione pura, inclusione e pure contatto con la natura. Profondo affetto e riconoscimento all’immane impegno e sforzo dei meravigliosi cavalli che hanno reso tutto possibile. Arrivederci al prossimo anno».

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 Roberto Aria

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