ALBA – Dal 2001, la comunità Abrate si trova al numero 30 di strada Riondello, al Mussotto. Fa parte della cooperativa Coesioni sociali, che proprio l’anno scorso ha festeggiato 40 anni. Nel tardo pomeriggio di oggi, giovedì 12 giugno, la struttura ha aperto le porte per l’inaugurazione degli spazi rinnovati, dopo i mesi di ristrutturazione.
Gian Piero Porcheddu è il direttore di Coesioni sociali: «Per noi è un momento molto importante, perché la Abrate rappresenta una parte essenziale della nostra storia; è stata la prima comunità avviata sul territorio. Da tempo, i locali necessitavano di lavori, che sono stati possibili grazie al Superbonus 110%, che ha interessato anche altre nostre strutture». Tra l’agevolazione e risorse proprie, alla ristrutturazione sono stati destinati più di 500mila euro, dall’efficentamento energetico all’installazione degli ascensori, per arrivare a un miglioramento generale delle diverse aree dell’edificio.
Ma da chi è vissuta la comunità? Riprende il direttore: «Da nove utenti, seguiti ventiquattr’ore su ventiquattro da otto operatori. Gli ospiti vanno dai 78 anni – la prima persona entrata in struttura – ai 24. Le giornate trascorrono come in una grande famiglia: c’è chi lavora all’osteria sociale Magna Neta, che fa sempre parte di Coesioni e che offrirà un buffet al termine dell’inaugurazione, chi svolge altre attività all’esterno, chi passa il tempo con i propri cari: il concetto chiave è valorizzare il più possibile l’autonomia e le potenzialità di ognuno di loro. Anche all’interno vengono proposti laboratori e momenti di socializzazione».
La ristrutturazione rappresenta il futuro: «Le comunità devono essere accoglienti e funzionali, per essere al passo con i tempi e accogliere al meglio gli ospiti e le loro famiglie».
Francesca Pinaffo
