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Operazione Heidi, dopo 10 anni la famiglia Borda è stata completamente scagionata

pascolo
immagine di repertorio

CUNEO – Sono serviti dieci anni alla famiglia Borda e alla cooperativa Il falco per vedersi completamente scagionati dalle accuse di truffa aggravata e corruzione. Le contestazioni iniziarono con l’indagine denominata Heidi, legata alle campagne agricole 2013 e 2014, che riguardarono presunti mancati pascolamenti e presunti titoli di conduzione dei pascoli ritenuti irregolari. All’epoca i quattro componenti della famiglia di pastori subirono arresti domiciliari e misure cautelari.

Le vicende processuali, tra Cuneo e Civitavecchia, hanno attraversato un lunghissimo iter e sono giunte a una prima sentenza di assoluzione, pronunciata nel capoluogo della Granda, nell’ottobre 2019 perché il fatto non sussiste.

A Civitavecchia le sentenze sono state tre: nel 2023 il Tribunale ha dichiarato il non doversi procedere per tutti i reati relativi alla persona fisica e nel dicembre 2024 è poi arrivata la sentenza di assoluzione nei confronti della Cooperativa perché il fatto non sussiste. L’udienza più recente, e definitiva, è del 4 luglio 2025, giorno in cui il Tribunale di Civitavecchia ha pronunciato l’assoluzione perché il fatto non sussiste.

Nell’ultimo filone processuale era contestata una presunta corruzione e, a distanza di 10 anni, è emerso che il fatto non sussiste con richiesta di assoluzione anche da parte del pubblico ministero facendo prevalere la linea difensiva dell’avvocato Dario Romano.

«La vicenda legata al mondo dei pascoli si chiude con la piena assoluzione, confermata da quattro sentenze, con le quali viene fatta giustizia su un indagine che, fin dall’inizio, ha lasciato qualche ombra e più di un dubbio», dice Fabio Borda.

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