
ALBA – “Era Gallizio”, questo è il titolo della mostra dedicata a Pinot Gallizio allestita in un percorso attraverso le diverse sale del museo Eusebio. È stata inaugurata il 12 aprile scorso e sarà visitabile fino al 12 ottobre, per dare testimonianza del contributo dell’artista albese non solo nello sviluppo dell’arte contemporanea, ma anche come storico, umanista, sperimentatore e archeologo.
Si tratta di un evento culturale che si avvale di collaborazioni importanti, a partire dall’Archivio Gallizio di Torino, con il contributo di enti come fondazione Crc e Banca d’Alba, oltre al supporto della fondazione Ferrero. La parte grafica è stata seguita da Hellobarrio.
Domenica scorsa, tornando per una visita, ci siamo trovati di fronte a una situazione critica per quanto riguarda l’allestimento. Ampie porzioni dei fogli di materiale plastico utilizzate per i pannelli informativi e per mettere in evidenza le opere si sono staccate, forse per il caldo o per la difficoltà di aderire al muro. In un caso, è stato anche piantato un chiodo come sostegno. Sala dopo sala, lo scenario si ripete.
Abbiamo chiesto chiarimenti al Comune, che ci ha risposto attraverso l’Ufficio comunicazione.
L’articolo completo di Beppe Malò è in edicola con il numero di Gazzetta d’Alba di oggi, 1° luglio.
