Ultime notizie

Spiritualità / Clarisse e Cappuccini di Bra invitano al perdono di Assisi

di Lino Ferrero

BRA è una città profondamente segnata dalla spiritualità francescana, grazie alla presenza secolare dei frati Cappuccini e delle Clarisse, figli e figlie di san Francesco. Anche quest’anno, la comunità invita i fedeli a unirsi alla preghiera per ricordare il Santo in un momento particolarmente significativo: il perdono di Assisi.

Spiritualitù / Clarisse e Cappuccini di Bra invitano al perdono di Assisi 1

Le Clarisse si preparano con devozione a questa occasione speciale. Venerdì 1° agosto, nella chiesa del monastero delle Clarisse, sarà possibile confessarsi a partire dalle ore 15. Alle 17.30 si reciterà il Rosario e, alle 18, seguirà la celebrazione della Messa con il dono dell’indulgenza plenaria. A presiedere la celebrazione sarà padre Oreste dei Cappuccini di Bra. Questo è il primo appuntamento di un percorso spirituale che culminerà nella festa di santa Chiara, l’11 agosto.

Sabato 2 agosto, nella chiesa di Santa Maria degli Angeli sulla Rocca, si terranno le lodi e la Messa: alle ore 7 le lodi, alle 7.30 un secondo momento di preghiera, e alle 8 la Messa con il Rosario della Porziuncola. Poiché è sabato, i Vespri si svolgeranno presso le Clarisse, senza ulteriori celebrazioni.

La storia e l’origine del Perdono di Assisi

San Francesco diceva: «Voglio portarvi tutti in Paradiso», spiegando così il senso profondo della richiesta dell’indulgenza, nota come quella della Porziuncola o perdono di Assisi.

L’origine di questa indulgenza risale alla notte del 1216. Francesco era in preghiera nella piccola chiesa della Porziuncola, vicino ad Assisi, quando una luce intensa illuminò l’edificio. Sopra l’altare gli apparve Cristo, alla cui destra stava la Madonna, circondata da una moltitudine di angeli. Francesco, prostrato con il volto a terra, adorò in silenzio. Gli fu chiesto cosa desiderasse per la salvezza delle anime, e lui rispose prontamente: «Santissimo Padre, sebbene io sia un misero peccatore, ti prego di concedere a tutti coloro che visiteranno questa chiesa, pentiti e confessati, un ampio e generoso perdono, con la completa remissione di tutte le colpe».

Il Signore gli rispose: «Quello che chiedi, frate Francesco, è grande, ma di cose più grandi sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo la tua preghiera, ma voglio che tu chieda al mio vicario in terra questa indulgenza».

Spiritualitù / Clarisse e Cappuccini di Bra invitano al perdono di Assisi

Francesco si recò allora a Perugia, dove si trovava papa Onorio III. Gli raccontò la visione e il papa, dopo qualche esitazione, diede la sua approvazione. Alla domanda: «Per quanti anni vuoi questa indulgenza?», Francesco rispose: «Padre Santo, non domando anni, ma anime».

Mentre si allontanava felice, il Papa lo richiamò: «E il documento? Non vuoi nulla per iscritto?». Francesco rispose: «Santo Padre, a me basta la vostra parola. Se questa indulgenza è opera di Dio, sarà Lui stesso a manifestarla. Non ho bisogno di alcun documento: la carta sarà la Vergine Maria, Cristo il notaio e gli angeli i testimoni». Pochi giorni dopo, davanti alla folla riunita alla Porziuncola, Francesco annunciò tra le lacrime: «Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!».

Come si ottiene l’indulgenza

L’indulgenza plenaria del perdono di Assisi si può ottenere una sola volta al giorno, dalle 12 del 1° agosto fino alle 24 del 2 agosto (oppure in altra data stabilita dal Vescovo), alle seguenti condizioni:

  • Essere interiormente distaccati da qualsiasi peccato, anche veniale.
  • Visitare una chiesa francescana (o parrocchiale) nei giorni indicati.
  • Recitare il Padre Nostro, la Professione di fede e una preghiera secondo le intenzioni del papa (ad esempio Padre nostro, Ave Maria, Gloria).
  • Accostarsi alla confessione sacramentale e ricevere l’eucaristia entro gli otto giorni precedenti o successivi. L’indulgenza può essere applicata a sé stessi oppure in suffragio per i defunti, ma non per altre persone viventi.
Banner Gazzetta d'Alba