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Piemonte: 1,5 milioni per il futuro del tartufo

Gallo: “Simbolo identitario e patrimonio Unesco da difendere”

Piemonte: 1,5 milioni per il futuro del tartufo
Tartufo Bianco d'Alba - foto Andrea Olimpi

ECONOMIA – La Giunta regionale del Piemonte ha approvato uno stanziamento di oltre 1,5 milioni di euro per la salvaguardia e la valorizzazione del tartufo, «un patrimonio che non è solo una risorsa economica, ma anche un simbolo culturale, riconosciuto dall’Unesco e un punto di riferimento globale della gastronomia».

Il programma si svilupperà in quattro aree principali: tutela e salvaguardia, con un’attenzione speciale alla protezione delle tartufaie naturali, in particolare quelle del pregiato Tuber magnatum Pico, il tartufo bianco d’Alba, per garantirne la sopravvivenza e la vitalità; valorizzazione del marchio attraverso campagne di promozione e iniziative per rafforzare l’identità del tartufo piemontese sui mercati nazionali e internazionali; innovazione e formazione, finanziando attività di studio, ricerca e sperimentazione per migliorare le conoscenze sul tartufo e per formare i professionisti del settore; organizzazione e coordinamento, con l’istituzione di un gruppo di lavoro per ottimizzare la gestione delle risorse e l’attuazione del programma.

«Questa delibera dimostra l’impegno concreto della Regione – commenta Marco Gallo, assessore alla Tartuficoltura – nel proteggere non solo un prodotto d’eccellenza, ma anche la cultura e la tradizione legate alla sua “cerca e cavatura”, un’arte antica che il mondo ci invidia».

Il tartufo, ha ricordato Gallo, è molto più di una prelibatezza: è un simbolo identitario che unisce agricoltura, cultura e turismo esperienziale, generando ogni anno un indotto superiore ai 100 milioni di euro. Una risorsa strategica per le comunità e un volano per lo sviluppo del territorio, per cui è più che mai necessaria un’azione coordinata di salvaguardia, anche per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici.

Redazione

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