Borgo Patin e Tesor: storia, simboli e successi del borgo rosso-blu

di Andrea Olimpi

PALIO DEGLI ASINI – Storie, tradizioni e passioni dei borghi di Alba: in attesa del Palio, conosciamo un poco di storia e tradizione dei Borghi albesi. Incontriamo il Borgo Patin e Tesor.

STORIA

Il Borgo Patin e Tesor, contraddistinto dai colori rosso e turchino, ha origini popolari e artigiane. Il suo stemma unisce una moneta d’oro, simbolo della ricchezza e delle attività legate ai metalli preziosi, a una ciabatta, memoria dell’antica arte calzaturiera che un tempo caratterizzava la zona.

In occasione della rinascita del Palio degli Asini nel Novecento, il borgo fu inizialmente chiamato “Neolitico”, in riferimento ai reperti preistorici rinvenuti ad Alba e oggi conservati al Museo Federico Eusebio. Tra i primi sei borghi del Palio moderno, era conosciuto anche come “Bonòm e del Tesòr”.

TRADIZIONI E IDENTITÀ

Fin dal 1967, Patin e Tesor è stato l’unico borgo ad avere già un proprio gruppo di sbandieratori. Da allora i Musici e Sbandieratori hanno accompagnato ogni edizione della Giostra delle Cento Torri, rappresentando uno degli elementi più riconoscibili dell’identità del rione.

VITTORIE E PREMI

Il Borgo Patin e Tesor ha conosciuto una lunga stagione di successi al Palio degli Asini. Negli anni Novanta vinse più volte, imponendosi nel 1993, 1994, 1995, 1997 e 1999. Un’altra vittoria arrivò nel 2005, seguita dal successo del 2016con l’asino Valentina e il fantino Andrea Bravo.

IL PRESENTE

Oggi Patin e Tesor continua a essere una realtà attiva della città. Nel 2024 il Gruppo Sbandieratori e Musici ha celebrato i trent’anni di attività, rinnovando l’impegno di generazioni di giovani che si sono susseguite nelle esibizioni pubbliche e nelle sfilate.