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Espulsa dalla Global Sumud Flotilla, polemica su sicurezza e stampa

La giornalista de La Stampa Francesca Del Vecchio racconta di essere stata allontanata. Il movimento replica e querela Il Tempo

Espulsa dalla Global Sumud Flotilla, polemica su sicurezza e stampa

di Andrea Olimpi

Cronaca – La giornalista de La Stampa, Francesca Del Vecchio ha denunciato di essere stata “espulsa” dalla missione umanitaria diretta verso Gaza perché ritenuta “pericolosa” e “non allineata”. Secondo i responsabili della spedizione, la reporter avrebbe “divulgato dati sensibili”. L’episodio ha aperto un dibattito sul rapporto tra sicurezza e libertà di stampa, coinvolgendo anche il mondo politico oltre quello giornalistico.

In seguito alle polemiche, il Global Movement to Gaza Italia ha annunciato di aver querelato il quotidiano Il Tempo per diffamazione, dopo che quest’ultimo aveva scritto che la giornalista era stata “buttata fuori dalla Flotilla per aver scritto delle verità scomode”, citando nell’articolo alcuni passaggi degli articoli scritti dalla Del Vecchio su La Stampa.

Il movimento ha chiarito che «la libertà di stampa da noi non è, e non sarà mai, in discussione», ma ha ribadito la necessità di «rigide misure di sicurezza», ricordando come gli allontanamenti siano stati decisi «dai capitani e dagli equipaggi, per la violazione di regole condivise».

Tra le regole citate figurano i controlli sui documenti richiesti dalla Capitaneria di Porto di Augusta, misure per il riconoscimento dei partecipanti e per prevenire infiltrazioni. «Garantire l’incolumità dell’equipaggio, siano essi giornalisti, politici o attivisti, è la nostra priorità», si legge nella nota.

Il movimento ha anche sottolineato che i giornalisti sono liberi di seguire la Flotilla con mezzi propri: «La meta è Gaza, non il racconto della missione».

La portavoce italiana, Maria Elena Delia, ha spiegato: «Abbiamo il massimo rispetto per la libertà di stampa, tanto che noi per primi ringraziamo i media che sono la forma più grande di protezione che abbiamo. Saremmo folli a non rispettare i cronisti, ma i giornalisti che si imbarcano sono anche passeggeri quindi si troveranno su una barca con un vero e proprio equipaggio. Ci siamo dati delle regole, che valgono per tutti, per proteggerci. Nel caso di Francesca Del Vecchio, purtroppo, queste regole non sono state rispettate e, come sarebbe successo a chiunque altro di noi, anche non giornalista, si è generata una perdita di fiducia. È una missione ad alto rischio, avevamo chiesto nei primi giorni di non rivelare dove si trovavano le barche e dove facevamo il training. Lei lo ha scritto e gli altri passeggeri sono rimasti disorientati».

Il movimento ha ricordato che l’obiettivo della spedizione è consegnare aiuti umanitari alla popolazione della Striscia. «Stando all’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, entro la fine del mese il numero di persone ufficialmente in condizione di carestia a Gaza è destinato a salire a quasi 641mila – quasi una su tre nell’intera Striscia», si legge nel comunicato.

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