di Davide Barile
LA STORIA – Maturità fa rima con libertà e, nell’estate del diploma, Samuele Iannello di San Damiano d’Asti ha potuto realizzare uno dei suoi sogni legato alla Vespa, sua inseparabile compagna di avventure.
Dopo il giro d’Italia dell’anno scorso e la partecipazione, per la terza volta consecutiva, al raduno invernale dell’Elefantentreffen in Germania, dal 28 luglio al 30 agosto Samuele ha esplorato la Penisola iberica. «Insieme a me», racconta, «c’era Luca De Laurentiis, un amico della provincia di Chieti conosciuto su Facebook. Tutto è nato dopo aver visto che possedeva una Vespa del 1962 identica alla mia: gli ho chiesto informazioni a riguardo ed è nata un’amicizia solida. Per raggiungere San Damiano, si è dovuto fare due giorni di viaggio in più».
Spagna e Gibilterra
Al viaggio si sono unite pure Camilla e Stefania, fidanzate di Samuele e Luca, «ci hanno raggiunti in aereo il 15 agosto a Malaga. Da lì, abbiamo proseguito insieme». All’andata «abbiamo attraversato i Pirenei e siamo transitati da Andorra: posso dire di aver percorso uno Stato da cima a fondo. Dirigendoci verso il Nord della Spagna, abbiamo seguito le strade parallele ai sentieri del cammino di Santiago. Ci fermavamo negli ostelli e ci siamo accorti che consideravano anche noi un po’ pellegrini. A Santiago ci siamo fermati due notti, poi siamo arrivati a Finisterre e siamo scesi verso il Portogallo». Oltre Lisbona, Samuele e Luca hanno raggiunto Cabo da Roca, il punto più occidentale dell’Europa continentale: «Stranamente, era un giorno in cui non spirava il vento. Ci siamo resi conto della forza delle correnti osservando le chiome degli alberi completamente piegate».
Altro punto di grande interesse naturale e geografico è la città spagnola di Tarifa, punta più meridionale dello stretto di Gibilterra: «È stato bellissimo vedere l’incontro tra il Mediterraneo e l’oceano Atlantico. Un cartello indicava che l’Africa distava soltanto 15 chilometri: come da casa mia a Cisterna, ho pensato».
Dopo una tappa nel territorio britannico di Gibilterra, «abbiamo raggiunto Camilla e Stefania a Malaga. Successivamente abbiamo quasi sempre seguito la costa, a parte alcune deviazioni. In una di queste, siamo saliti sulla Sierra Nevada. A Barcellona abbiamo scattato la foto ai piedi della Sagrada família: un momento che sognavo da tempo».
Il ritorno a casa
In Francia «siamo passati nelle località più esclusive della Costa Azzurra, dove era più raro vedere due Vespa rispetto alle macchine di lusso. Sulla via del ritorno siamo saliti sulla cima della Bonette, che con i suoi 2.860 metri è la strada asfaltata più alta d’Europa. Nel giro di pochi giorni, siamo passati dai 45 gradi di Siviglia ai tre della vetta».
Ad attenderli, sul palco allestito per la festa Luppolo e uva a San Damiano, c’erano i soci del club Vespisti moderni con il presidente Roberto Borsato, la cittadinanza sandamianese e il sindaco Davide Migliasso in fascia tricolore.
Ma non era ancora ora di tornare. Giunti in prossimità del traguardo, però, «mi sono accorto che il contachilometri sarebbe arrivato soltanto a 6.985 chilometri. Con la scusa di mostrare le Langhe a Luca e Stefania, abbiamo deviato per Mango: così facendo, ho concluso il viaggio con settemila chilometri esatti».
Ora è il momento di iniziare il nuovo percorso di studi, «mi sono iscritto a economia aziendale ad Alessandria e la mia ragazza deve fare il test per igienista dentale a Genova. Dovrò capire come organizzarmi, ma tra i progetti di viaggio ci sono Capo Nord e la Grecia».




