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Vendemmia 2025 / La pioggia sulle vigne in vista della raccolta

Vendemmia 2025 / La pioggia sulle vigne in vista della raccolta
Grappoli di Nebbiolo

di  Edoardo Monticelli (www.viticoltura.com)

AGRONOMIA – In seguito a un periodo nel complesso siccitoso, con evidenti manifestazioni nei vigneti imputabili allo stress idrico, la crescita degli acini risulta essere contenuta. Non si tratta però di appassimento: i frutti mantengono il loro pieno turgore. Nella fase terminale di completamento della maturazione, oltre zuccheri, acidi, terpeni, l’acqua è basilare sia per quanto concerne la pianta nel suo insieme sia riguardo ai singoli acini. In uno stato di stress, le viti riducono le loro attività di sviluppo iniziando ovviamente dagli stimoli alla vegetazione. La priorità è mantenuta per i grappoli. La maturazione prosegue, sebbene il processo fotosintetico appaia in queste condizioni ridotto.

La poca acqua disponibile viene in parte impiegata nelle attività metaboliche e in parte per conservare il turgore dell’intero apparato vegetativo e di fruttificazione. Permanendo questo stato di cose, sarà possibile che i frutti raggiungano ottime qualità, pur se con un contenimento della produzione. Nel caso si verificassero piogge sufficienti per una buona bagnatura del terreno, orientativamente circa due settimane prima della maturazione fisiologica, le attività delle viti si intensificherebbero nuovamente, utilizzando la rinnovata disponibilità idrica. Difficilmente vi sarebbe come primo effetto la ripresa della crescita degli apici. Immediato invece sarebbe il benessere della vegetazione, la migliore attività fotosintetica e, conseguentemente, la sintesi ulteriore degli zuccheri. Ne potrebbe pertanto conseguire un iniziale accrescimento degli acini con una iniziale perdita di concentrazione dei componenti, cui farebbe certo seguito il successivo arricchimento degli stessi. Un incremento quindi significativo della quantità senza che sia menomato il livello della qualità. Perché tutto questo si possa completare, è tuttavia necessario che intercorrano i giorni sufficienti affinché le viti possano fruire dell’acqua con la gradualità propria della loro fisiologia.

In ultimo, strategico in questa fase è il successo del viticoltore nel conservare preventivamente la sanità dei grappoli. Infatti, gli acini d’uva sono in questo momento più esposti all’azione del marciume, sia per la loro delicatezza sia per la condizione climatica favorevole allo sviluppo dei funghi patogeni.

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